Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Competenze nelle lingue straniere: un compito contestualizzato per la prova scritta

di Carla Sacchi

Lo scorso 28 Maggio a Milano presso l’I.I.S. Severi Correnti si è tenuto il secondo incontro di formazione relativo alla prova scritta di lingue straniere per gli esami di stato del I ciclo, promosso dall’USR Lombardia. La Dott.ssa Langé si è soffermata in particolare sull’analisi della tipologia delle prove scritte e la modalità di scelta permessa alle scuole, la definizione dei livelli delle prove per le due lingue, i criteri di valutazione e l’attenzione ai casi particolari rappresentati da studenti con DSA. 

Le riflessioni e i dubbi emersi da parte dei docenti sono stati diversi, molti dei quali legati ai tempi di somministrazione, all’uso dl vocabolario o meno e ai criteri di valutazione che rispettino le due lingue, all’impossibilità di scelta da far operare agli studenti sulla prova da svolgere dopo l’estrazione della busta. Alcuni istituti erano stati invitati a presentare le tipologie scelte, prove esemplificative o criteri di valutazione. 

La situazione attuale a due settimane dall’esame, a mio avviso, nonostante il D.M. 741 e il precedente Decreto legislativo 62, vede il permanere di perplessità legate alla consuetudine, al timore di intraprendere strade nuove e di penalizzare gli studenti esercitati su altro. 

Spesso i docenti di lingua hanno dimostrato di essere pronti e aperti a didattiche innovative e a cogliere quanto si muove a livello internazionale nella scuola. Credo che anche di fronte a queste scelte ministeriali valga la pena di mettersi in gioco. 

Il D.M. 741 precisa in più passaggi (Art. 1 comma 2 e articoli 6-7-8-9) che l’esame ha lo scopo di accertare conoscenze, abilità e competenze tenendo in considerazione il profilo in uscita dal primo ciclo di istruzione. Le prove scritte d’esame recano tutte la dicitura prova scritta relativa alle competenze di….. Per rispondere a quanto richiesto nel D.M. si potrebbe pensare ad un compito contestualizzato come prova sfidante più idonea. Non una prova di realtà con la richiesta di produzione di un prodotto, ma un compito con  un contesto significativo reale e che richieda il recupero del sapere pregresso, seppur simulata all’interno della scuola. Permetterebbe un’azione di transfer e solleciterebbe l’impiego delle conoscenze mediate a scuola. Per dare un senso anche alla decisione ministeriale di effettuare le due prove nelle stessa giornata, si potrebbe pensare ad una prova divisa in due sezioni, una per ciascuna lingua sul medesimo argomento.

L’istituto presso il quale lavoro ha da qualche tempo avviato un laboratorio di formazione-ricerca sulla didattica per competenze centrate sull’allievo e da due anni proponiamo compiti contestualizzati come prove parallele per tutte le classi. Il dipartimento ha deciso di lavorare su materiale autentico, riviste per ragazzi e siti internet per creare compiti contestualizzati su argomenti interessanti per la vita degli studenti, sul medesimo argomento per le due lingue. Le prove saranno a tipologia mista: questionario di comprensione di un testo con domande aperte e chiuse, riordino e riscrittura di un testo ed elaborazione di un dialogo su traccia articolata, tipologie anche diverse per le due lingue, rispettando i livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, ovvero A2 per inglese e A1 per la seconda lingua. 

Riteniamo che lo strumento di valutazione più adeguato ad una prova il compito contestualizzato sia la rubrica di valutazione. Abbiamo mantenuto i livelli presenti nella certificazione delle competenze (livello iniziale, base, intermedio e avanzato), ma dettagliandole ulteriormente, per permettere il passaggio al voto in decimi che è quello richiesto per la valutazione della prova di competenza relativa alle lingue straniere. La rubrica non analizza singole dimensioni attribuendo una valutazione a ciascuna, ma presenta un giudizio complessivo sulla prestazione relativamente a comprensione del testo e strategie messe in atto e produzione. (Slide)

…ma questa resta una suggestione lanciata da un gruppo di docenti che condividono una certa visione di scuola! Qualora gli studenti, che sono la nostra priorità, non fossero pronti, la proposta può restare valida come punto di arrivo per il lavoro dei prossimi anni. 

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