
Ecco quanto emerge dai primi risultati dell’indagine ISFOL-PIAAC (Programme for the International Assessment of AdultCompetencies), svolta nel periodo 2011-2012, al fine di analizzare il livello di competenze fondamentali della popolazione tra i 16 e i 65 anni. L’indagine, realizzata in 24 paesi, è stata promossa dall’Ocse e realizzata in Italia dall’ISFOL su incarico del Ministero del Lavoro.
Il nostro paese si colloca all’ultimo posto della graduatoria nelle competenze alfabetiche (literacy) necessarie per la vita ed il lavoro e penultimo nelle competenze matematiche (numeracy), fondamentali per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta.
I punteggi sono riconducibili a 6 diversi livelli di competenze e il livello 3 è considerato il minimo indispensabile per “vivere e lavorare nel XXI secolo”.
Il divario Nord-Sud è stabile per tutti i livelli di istruzione considerati ed è più ampio, in particolare, per i livelli di istruzione universitaria.
In riferimento alle competenze alfabetiche il 29,8% degli adulti italiani si colloca al livello 3 o superiore, il 39% a livello 2 e il 31,9% al livello 1 o inferiore.
La verità che emerge da questa indagine è che più del 70% degli italiani ha competenze alfabetiche al di sotto di quello che è considerato il livello minimo per vivere e lavorare nel XXI secolo.
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