Come odiare Mozart se si ascolta per punizione.

Le problematiche che ruotano attorno al cattivo comportamento degli studenti stimolano sempre più educatori e dirigenti a cercare soluzioni alternative. Una buona dose di fantasia ha spinto un dirigente di Derby, in Inghilterra, a ricorrere nella propria scuola a singolari misure di punizione.

Alla prima mancanza, gli studenti che disturbano le lezioni vengono redarguiti dall’insegnante. Successivamente, alla seconda  infrazione, viene loro spiegato a quali provvedimenti andranno incontro nel caso di una terza trasgressione e contestualmente invitati a copiare “Jerusalem”, forse il più famoso componimento poetico di William Blake, fra i preferiti del dirigente.

A questo punto, nel caso di una terza mancanza, i ragazzi vengono trattenuti a scuola al termine delle lezioni del venerdì per ascoltare, a scelta, brani di musica classica (Verdi, Mozart e Bach, fra gli altri) oppure vedere programmi educativi, come i documentari curati dal National Geographic, per la durata di un’ora.

Il dirigente afferma che non è tollerabile che il disturbo di pochi comprometta il diritto di tutti ad avere un sereno ambiente educativo. In media, ogni settimana, 20 allievi su un totale di 1300 iscritti, “usufruiscono del trattamento”. Il fatto che i ragazzi già sottoposti a tali provvedimenti disciplinari, prosegue il dirigente, non vogliano più esservi costretti, assume quindi una doppia valenza: raggiungere l’obiettivo di contenere i cattivi comportamenti e consentire a questi ragazzi di provare un’esperienza musicale che probabilmente non hanno mai sperimentato.

Ci si chiede se, in futuro, una volta divenuti adulti, riusciranno ad ascoltare un brano di Mozart senza sussultare…