Coding e realtà aumentata nella scuola dell’infanzia (statale). A Melzo

Aprea (FI): introdurre il coding in tutte le scuole per diffondere le competenze digitali

I bambini della primaria apprendono la grammatica e la matematica facendo coding, linguaggio con cui iniziano a prendere confidenza già dalla scuola dell’Infanzia. Tutti utilizzano un iPad, studiano su mappe concettuali e frequentano laboratori di robotica e di realtà immersiva aumentata. Insomma, la tecnologia, per loro, è parte integrante della didattica. Scuola del futuro? No, è la quotidianità vissuta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Ungaretti” di Melzo, cittadina di 18 mila abitanti alle porte di Milano. E’ la prima scuola statale del primo ciclo in Italia a far parte delle Apple Distinguished School. Nella stessa fascia d’età si contano solo 20 istituti statali in Europa e 60 in tutto il mondo.

Cosa sono le Apple Distinguished School? Centri di eccellenza per la didattica digitale, tra i più innovativi al mondo, che si sono distinti per aver creato un ambiente di apprendimento nuovo in cui la tecnologia è parte integrante della didattica. L’obiettivo: ispirare gli studenti, stimolare la loro creatività, la capacità di collaborazione e il pensiero critico.

In questo contesto a ogni studente viene data quindi la possibilità di apprendere e dar prova del suo percorso di crescita in modo differente e personalizzato, sulla base delle sue inclinazioni, attitudini e modi di esprimersi.

In scuole come l’Istituto Comprensivo “G. Ungaretti” di Melzo, o come anche gli Istituti “De Amicis” di Milano (anch’essi riconosciuti Apple Distinguished School, ndr) si respira un’aria nuova – afferma l’on. Valentina Aprea, capogruppo di Forza Italia in Commissione Cultura alla Camera. Scopo della tecnologia deve essere quello di arricchire la vita delle persone, integrarsi nella loro vita possibilmente in modo divertente, metterle in condizione di esprimersi: una mission stimolante e ambiziosa per qualunque agenzia educativa, una sfida che, portata ogni giorno tra i banchi di una scuola, cambia il modo di insegnare e quello di apprendere”. La Aprea lo ha sottolineato in occasione dell’Education Leadership Summit, l’evento per la didattica innovativa digitale organizzato in questi giorni a Londra dalla Apple.

All’evento londinese hanno partecipato alcuni dirigenti italiani di scuole che si sono distinte per l’innovazione didattica digitale e la dotazione tecnologica di ambienti di apprendimento multimediale.

«Cambiare il modo di insegnare per cambiare il modo di apprendere, in maniera interattiva e sociale, per renderlo sempre più duttile e funzionale all’acquisizione di competenze in un percorso didattico tagliato su misura del singolo». Così Stefania Strignano, la dirigente scolastica artefice della trasformazione che ha fatto dell’Ungaretti un modello di eccellenza nella scuola statale italiana, ha commentato i risultati raggiunti dalla sua scuola. «Il fine è imparare con le tecnologie, non dalle tecnologie: si impara facendo attraverso una laboratorietà che diventa quotidianità», prosegue la DS, che ha spiegato anche come «le conoscenze apprese dai ragazzi si trasformano in competenze trasversali attraverso un percorso personalizzato che forma un’intelligenza multipla, sotto la guida di docenti-coach, in grado di sviluppare il pensiero critico dei ragazzi e la capacità di problem solving».

Ma all’I.C. Ungaretti la rivoluzione non passa solo per la didattica, tocca anche gli ambienti scolastici. Via la cattedra al centro e benvenuto quindi all’apprendimento partecipato e inclusivo, sviluppato anche attraverso la flipped classroom. E ad insegnare l’inglese solo docenti madrelingua fin dalla scuola dell’Infanzia.

A formare gli insegnanti ci ha pensato Apple, oltre a corsi finanziati dal programma regionale di Generazione web Lombardia e ad altri organizzati ad hoc dall’istituto.

L’Istituto Ungaretti non si ferma e già guarda ai prossimi traguardi da raggiungere. Infatti ora è impegnato nella costruzione di un curricolo digitale che permetterà di avere in tutti gli ordini di scuola l’ora settimanale di coding ed è stato selezionato da Apple tra le sette scuole europee che sperimenteranno Schoolwork, la nuova app della Mela per la gestione delle attività di classe.

Riguarda proprio il coding l’invito che da Londra Valentina Aprea rivolge al governo: considerare in tempi brevi l’ipotesi di introdurlo tra gli insegnamenti curricolari delle scuole italiane, “a partire dalla Scuola dell’Infanzia, come hanno già fatto la Finlandia e la Gran Bretagna, per formare le nuove generazioni alle nuove competenze digitali”.