Codacons ai sindaci: chiudete istituti non a norma. No di Profumo

Chiudere gli istituti scolastici non a norma e rinviarne l’apertura a data da destinarsi”. Questo l’appello rivolto dall’Associazione consumatori ai sindaci dei comuni italiani.

Il non rispetto delle norme vigenti e la mancata presenza dei certificati in materia di incendi, sisma, agibilità, etc – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi – rendono di fatto fuori legge gli edifici scolastici consentendo ai sindaci di rinviare l’apertura degli istituti, così come ha fatto il sindaco di Campobasso”.

In caso di incidenti e di danni a persone e cose all’interno di scuole non a norma, infatti, gli stessi sindaci – ricorda Rienzi – potrebbero essere chiamati a risponderne, assieme alle Province.  L’associazione annuncia inoltre una pioggia di ricorsi contro le ‘classi pollaio’, ossia quelle dove a causa dell’elevato numero di studenti non si rispettano i limiti di spazio minimo per alunno fissati dalla legge.

Interpellato sull’invito del Codacons a non aprire le scuole  il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, intervenuto alla festa del Pd di Modena, ha replicato che ”l’anno scolastico è molto importante per il nostro Paese. Credo che le scuole debbano essere aperte”.