CISL scuola/1: un congresso senza sorprese

Accompagnato dal generalizzato silenzio della stampa, si è svolto nei giorni scorsi a Montesilvano di Pescara il secondo congresso nazionale della CISL-Scuola.
Qualche scarna informazione l’ha data il sito della CISL scuola www.cislscuola.it. Nel suo intervento il segretario della Cisl, Pezzotta ha sottolineato “il ruolo strategico dell’educazione e della formazione nello sviluppo del Paese per uscire al più presto dal tunnel della crisi economica e recessiva“. Quanto alla vertenza per il rinnovo del contratto del pubblico impiego il segretario della CISL ha annunciato la mobilitazione generale “se l’incontro di giovedì prossimo a Palazzo Chigi dovesse chiudersi con l’ennesimo nulla di fatto“.
Quanto alle riforme scolastiche, Pezzotta ha indicato come “unica strada possibile” quella di arrivare a una riforma del sistema formativo “condivisa e duratura: un nuovo patto che veda coinvolti parecchi attori, a partire dalla scuola reale e dal sindacato, per giungere ad un progetto innovativo che renda la scuola capace di favorire lo sviluppo e la crescita“.
Francesco Scrima è entrato nel merito della riforma Moratti, cui ha mosso l’accusa di aver “stravolto ciò che funzionava senza risolvere le questioni di ammodernamento e razionalizzazione di un segmento formativo, quello del secondo ciclo, che è stato reso pasticciato, disorientante e impostato in termini di selezione di classe“.
Anche Scrima è tornato sulla proposta del “patto per la scuola”, ma come Pezzotta è apparso abbastanza cauto per quanto riguarda gli obiettivi: “assicurare il diritto allo studio”, “garantire una scuola come bene sociale e non solo riduttivamente individuale“, “modificare massicciamente gli indirizzi attuativi della riforma oltre che di quelle sue parti contestate (anticipi, tempo scuola, la strutturazione individuata del sistema binario)“, “assicurare l’irrinunciabile unitarietà nazionale del sistema, la pari dignità dei segmenti formativi, la difesa delle professionalità mortificate e dell’autonomia scolastica, oltremodo ingessata dai provvedimenti che si sono succeduti“.