Cisl-scuola. La verità sugli scatti retributivi

La Cgil-scuola si è mostrata sorpresa del fatto che in busta paga a settembre vi siano stati gli scatti di anzianità per il personale scolastico e ha parlato di interventi del ministro sul Tesoro per spegnare le polemiche sulla manovra di giugno.

Ben diverso è il tono usato dalla Cisl-scuola che,  nel dare notizia del fatto, precisa come tutto questo, alla luce del sole, era stato convenuto in un incontro presso il Miur nell’agosto scorso. Il titolo del comunicato (Ma guarda un po’. Lo scatto c’è!) è ironicamente eloquente verso chi dubitava della possibilità del recupero.

“Sono in corso di pagamento gli stipendi di settembre – esordisce la nota della Cisl-scuola – Un appuntamento gradito, come lo è ogni mese  per chi di quello stipendio vive, vissuto questa volta con una punta di apprensione da quanti attendevano, nella circostanza, il passaggio alla successiva classe di stipendio. Sottoposti all’insistente battage che li indicava come vittime annunciate di intese truffaldine, possono oggi tirare un sospiro di sollievo, semplicemente guardando il proprio cedolino. Dove lo scatto c’è, senza ombra alcuna di dubbio”.

Il risultato dello scatto confermato in busta paga non è certamente avvenuto per caso, come spiega la Cisl, per la quale questo è “la conferma del buon lavoro che, insieme ad altri, abbiamo svolto in un quadro di straordinaria complessità e difficoltà. Un lavoro che non è finito, perché ora attendiamo che le intese raggiunte trovino completa definizione nel decreto di destinazione delle risorse, la cui  stesura è affidata al Ministro dell’Istruzione, sentite le organizzazioni sindacali”.

Si tratta di un impegno, continua il comunicato – che il ministro Gelmini ha esplicitamente confermato nell’incontro con i sindacati del 4 agosto e che la CISL Scuola chiede ora di portare a conclusione in tempi brevi. Nessuna sorpresa, dunque, e nessuna regalia unilaterale.

“Ancora una volta – conclude la Cisl-scuola – si dimostra che la credibilità e l’efficacia dell’azione sindacale non si misurano sul clamore di proclami più o meno velleitari, ma sulla concretezza dei risultati ottenuti”.