CISL: lavori in corso per mettersi al passo con i tempi

Nell’organizzazione sindacale CISL, anche per rispondere in modo più efficace ai mutamenti sociali e politici, è in atto un vasto programma di accorpamenti territoriali e di categorie che porterà, in breve, ad un profondo mutamento della sua struttura organizzativa. Il territorio provinciale non sarà più il punto di riferimento organizzativo della CISL. Scompariranno le Segreterie delle piccole province, in cui l’esiguo numero degli iscritti non garantisce l’autonomia finanziaria, e nasceranno, dall’unione di più province, o anche di alcune regioni (Abruzzo e Molise), nuovi macro territori di riferimento.

Ma, soprattutto, diminuisce il numero delle strutture di categoria fin qui presenti, mediante accorpamenti dai quali nasceranno grandi federazioni. Giovedì 15 maggio si riuniranno a Roma prima i Consigli Generali e poi i Comitati Esecutivi di tutte le organizzazioni del lavoro pubblico: Scuola e formazione, Funzione Pubblica, Ricerca, Medici, Sicurezza, Università e Istituzioni di alta formazione artistica e musicale. Nel complesso, quindi, organizzazioni che rappresentano poco meno di 600.000 iscritti attivi nel settore pubblico, destinate ad un processo di integrazione non facile, ma anche tale da consentire sinergie e rinnovata forza di impatto. Nel prossimo futuro  il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca si troverà a confrontarsi con un nuovo soggetto sindacale che rappresenterà non solo tutti i comparti amministrati dal suo dicastero, ma anche i lavoratori della cui diretta collaborazione si avvale il ministro stesso. Una sola organizzazione per settori sindacali fin qui autonomi e, talvolta, con interessi differenziati.

Il cantiere è aperto, vedremo il risultato.