Chiamata diretta dagli ambiti. Verso un compromesso risolutivo
Accordo nella notte. Atteso a breve il dettagli dell'intesa
La questione della chiamata diretta dei docenti dall’ambito territoriale alla scuola, oggetto di decisa critica da parte del mondo sindacale e inserita tra le proposte referendarie contro la Buona Scuola, è stata oggetto di un confronto serrato tra Miur e sindacati della scuola.
Nella giornata di ieri l’incontro in sede ministeriale sembra avere dato un esito positivo, come emerge da un comunicato unitario emesso da parte dei sindacati rappresentativi (Gilda esclusa).
“L’incontro in sede politica del 6 luglio 2016 al MIUR ha permesso di definire le condizioni per giungere alla positiva soluzione di un accordo sulla sequenza contrattuale per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.
Questi in sintesi gli elementi su cui si fonderà l’elaborazione del CCNI, frutto di un difficilissimo confronto:
- trasparenza della procedura
- oggettività dei requisiti considerati funzionali all’attuazione dell’offerta formativa
- garanzia di requisiti definiti su una tabella titoli individuata a livello nazionale senza alcuna discrezionalità della procedura
Si avvia così a conclusione un difficile e impegnativo percorso, per il quale si ipotizza una definitiva chiusura in tempi brevi; percorso aperto con l’accordo sulla mobilità territoriale dei docenti e che ha valorizzato ancora una volta il ruolo della contrattazione nell’affrontare e superare le più evidenti criticità della legge 107/2015, a partire dalla chiamata diretta”.
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