Cgil-scuola: il decreto sulla valutazione è un topolino velenoso

Il decreto sulla valutazione che il ministro Profumo porterà domani in Consiglio dei ministri continua a dividere il mondo politico e a sollevare critiche. A destra lo vogliono, a sinistra no, come ha chiaramente dichiarato Francesca Puglisi, responsabile scuola del PD che ha invitato il ministro a lasciare ogni decisione al suo successore.

Anche la Cgil-scuola, con una netta presa di posizione contraria, entra nella disputa.

La notizia ha dell’incredibile: il governo in limine mortis pensa di licenziare la bozza di regolamento sulla valutazione che è stata pesantemente criticata da una serie di associazioni professionali della scuola, dallo stesso Consiglio di Stato, a suo tempo dal Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione oltre che dalla Flc Cgil. Lo diciamo in chiaro al Ministro e al governo: il Sistema nazionale di valutazione nazionale ci vuole eccome, ma non può essere il topolino velenoso partorito dal Ministro Profumo“. Così, in una nota, Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil.

Con lo stesso stupore – prosegue – apprendiamo che il ministro, come l’ultimo soldato giapponese ignaro della fine della guerra, si accinge anche ad avviare le procedure per un nuovo concorso a cattedre. Anche in questo caso vogliamo per l’ennesima volta ribadire che quello che ci vuole è un piano pluriennale di immissioni in ruolo, partendo da una stabilizzazione degli organici del personale scolastico. Basta con le operazioni spot sulla pelle dei precari e dei giovani. Che qualcuno lo fermi, lo avverta che la legislatura è finita e che può svolgere solo compiti di ordinaria amministrazione in attesa del nuovo governo“.