Certificazione di agibilità statica cercasi

Tra il 2003 e il 2004 il ministero dell’istruzione condusse una minuziosa rilevazione dello stato degli edifici scolastici, pubblicandone, per un breve periodo, gli esiti sul proprio sito.
Una parte della rilevazione riguardava lo stato degli impianti e dei servizi, rimettendone, abbastanza soggettivamente, la valutazione ai dirigenti scolastici compilatori.
Una parte della rilevazione riguardava invece l’esistenza delle certificazioni previste dalla legge con domande che non lasciavano margini di discrezionalità: la certificazione c’è o non c’è.
Di questa parte oggettiva e probante (altre rilevazioni non ci sono state) abbiamo ripreso gli indicatori più importanti nel “1° Rapporto sulla qualità nella scuola“. Forse da allora (ma non è passato un secolo e, come si sa, gli interventi edilizi hanno sempre tempi lunghi) qualcosa è cambiato, ma temiamo non di grossa entità, perché per anni non vi sono stati finanziamenti strutturali per l’edilizia scolastica.
In provincia di Campobasso, dove si trova anche la scuola di S.Giuliano, su 260 edifici scolastici 165 (il 63,5%) risultavano in possesso dell’agibilità statica, rispetto ad una media nazionale del 57,5% e in media con la situazione delle scuole del sud che erano in possesso allora del 63% di certificazione di agibilità statica.
Contrariamente a quanto si può pensare, gli edifici del Sud, forse perché toccati negli anni più di altri territori dai terremoti, facevano registrare (allora) le più alte percentuali di possesso del certificato di agibilità statica.
La situazione geografica peggiore, sempre in tema di agibilità statica certificata, era registrata nelle regioni centrali con la Toscana ferma (allora) solamente al 47,1% e il Lazio al 47,9%.
La situazione peggiore, sempre in materia di certificazione dell’agibilità statica degli edifici scolastici, la deteneva in assoluto la Sardegna con il 41,4%.
E la regione più sicura? La Campania con il 78,5%. La provincia più sicura? Trapani con il 93,5%.