Catastrofe e catastrofismo

La catastrofe di San Giuliano ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici e sta già scatenando una rincorsa (tardiva?) alla verifica delle condizioni degli impianti scolastici.
Se da questa disgrazia – determinata da fatalità o imprevidenza – può venire un bene per gli altri, ben venga anche l’allarme sullo stato delle scuole. Nello stesso tempo va evitato un inutile catastrofismo, figlio della ricerca della notizia sensazionale a scapito dell’effettiva realtà dei fatti. Dare risalto, come hanno fatto nelle ultime ore ad esempio alcuni organi di informazione, ad un’inchiesta condotta su 70 delle 56 mila scuole esistenti (cioè sullo 0,13% del totale), non aiuta a capire la realtà e ad individuare le soluzioni necessarie da adottare. Realtà che peraltro resta largamente deficitaria. Cosa dicono i dati ufficiali?
Gli edifici scolastici in Italia sono complessivamente circa 56.000 (41.727 per scuole statali e 14.119 per scuole paritarie). Quelli che ospitano scuole statali sono di proprietà degli Enti locali (i Comuni per materna, elementare e media; le Province per gli istituti superiori), che hanno per legge anche l’obbligo della loro manutenzione ordinaria e straordinaria. Dal 1994, quando è stato emanato il decreto legislativo 626 che ha introdotto le norme europee per la sicurezza degli edifici, molti interventi sono stati eseguiti. Ma molto, moltissimo resta ancora da fare per mettere gli edifici completamente a norma.