Carrozza e Profumo/2

Per conoscere meglio il pensiero del nuovo ministro dell’istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza, riportiamo alcune sue dichiarazioni rese negli ultimi mesi (parte seconda).

Gennaio 2013, libro bianco sull’università

“La prima cosa da fare per riformare l’università italiana e la nostra ricerca è quella di pubblicare un libro bianco che analizzi la situazione nazionale” dichiara Maria Chiara Carrozza, responsabile del forum Università e Ricerca del Partito democratico e capolista alla Camera in Toscana, nel corso di un dibattito svoltosi presso l’Italian Bookshop di Londra.   

“L’università italiana deve assomigliare di più a quelle europee, puntando sul merito e sulla mobilità. Non è possibile che, ad esempio, un professore trascorra la sua intera carriera all’interno dello stesso ateneo”.

Gennaio 2013: il diritto allo studio

“I dati diffusi oggi dal CUN sul calo delle immatricolazioni certificano la fuga dall’università. Purtroppo non ci sorprendono. Per cambiare, il primo provvedimento del Partito Democratico al governo riguarderà il diritto allo studio”, dichiarano Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum Università e Ricerca e capolista alla Camera in Toscana per il Partito Democratico e Marco Meloni, responsabile Università e Ricerca del Partito Democratico e candidato alla Camera dei Deputati.

Secondo i due esponenti del PD “c’è una questione sociale gigantesca all’università: eredità di 5 anni di tagli indiscriminati, avviati dal duo Tremonti-Gelmini e proseguiti, nonostante la nostra ferma contrarietà, anche con il governo Monti, che prima ha tentato di innalzare le tasse universitarie e negli ultimi mesi ha ridotto ancora di 300 milioni di euro le risorse. I tagli si sono aggiunti alla preoccupante e costante campagna di delegittimazione con cui si dice al Paese che studiare è inutile, in contraddizione con le politiche europee della Strategia 2020, che ci chiedono di aumentare il numero di studenti e di laureati. Chi vuole studiare e non può completare gli studi per ragioni materiali, come avviene per tanti giovani italiani, subisce l’inaccettabile negazione di un diritto”.

Il Partito Democratico, opponendosi con decisione alle ricette  già fallite della destra inglese di aumento della tassazione universitaria, propone come primo provvedimento di governo un Programma nazionale per il merito e il diritto allo studio, finanziato con 500 milioni di euro, che affianchi gli interventi regionali e si estenda alle residenze universitarie”.

Febbraio 2013, stop all’iperattività del ministro Profumo

“In questi ultimi giorni stiamo assistendo a un’attività particolarmente intensa da parte del ministro Francesco Profumo, un’attività che, anziché limitarsi all’ordinaria amministrazione, come lascerebbero intendere le elezioni ormai imminenti, appare frenetica e sembra aumentare, sia a livello ‘mediatico’, come testimonia il collegamento telefonico di quest’oggi per salutare il milionesimo studente ad essersi iscritto online, sia a livello programmatico e strategico, con l’annuncio, dato sempre oggi, che i nuovi discutibili criteri di merito per l’assegnazione delle borse di studio saranno adottati dal 2015”. Lo sottolinea Maria Chiara Carrozza, capolista toscana alla Camera dei deputati per il Partito Democratico in merito alle ultime iniziative intraprese dal ministro Profumo.

“Tutta questa attività – prosegue Carrozza – anzi questa iperattività unita a un diluvio di decreti ministeriali, appare fuori luogo negli ultimi giorni della campagna elettorale e sembra rispondere a esigenze che non coincidono in pieno con gli interessi delle famiglie e degli studenti. La scuola, l’università, il diritto allo studio sono temi su cui l’Italia si gioca una buona parte del futuro e assumono un valore troppo importante perché la discussione sia affrontata in maniera frettolosa e veloce, senza la necessaria riflessione e l’indispensabile confronto che richiedono. È quindi auspicabile che tali politiche siano elaborate e discusse dal Parlamento e dal Governo che entreranno in carica dopo le elezioni e non da un Ministro che si appresta a concludere il mandato”.

Febbraio 2013 centralità della scuola

“Come Pd abbiamo un’idea precisa della centralità della scuola, dell’università e del diritto allo studio e, più in  generale, dell’istruzione come occasione fondamentale per far ripartire quell’ascensore sociale che da troppo tempo è fermo” dichiara Maria Chiara Carrozza, capolista toscana alla Camera dei deputati per il PD.

“Affinché questi temi vengano posti al centro dell’azione di governo e trovino il sostegno di adeguate risorse economiche, per favore, (riferendosi all’iperattività di Profumo nelle ultime settimane) smettiamo di affrontarle come ‘compiti’ da sbrigare negli ultimi giorni di scuola, per rimettersi in pari dai lunghi mesi in cui sono state lasciate da parte e durante i quali le sollecitazioni e gli inviti ad occuparsene, arrivati anche dal Partito Democratico, non sono stati accolti”.

26 febbraio 2013 in Parlamento

Ventiquattrore dopo la sua elezione alla Camera, Maria Chiara Carrozza, capolista in Toscana per il Pd, ufficializza le sue dimissioni da rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. 

In una lettera inviata al personale, Carrozza ringrazia i collaboratori e dice di confidare che i colleghi “sapranno continuare l’opera di rinnovamento e che porteranno ”idee e progetti sempre nuovi e importanti”. Un ringraziamento particolare al “personale tecnico amministrativo perché ha la responsabilità di far funzionare la ‘macchina’ e spesso ci riesce, a discapito della burocrazia, delle lentezze amministrative e della poca collaborazione di noi docenti”.

Infine, l’ex rettore rivolge un pensiero “ai giovani, agli allievi, ai perfezionandi, ai dottorandi, agli assegnisti: tanti di loro mi stanno scrivendo in questi giorni e farò tutto il possibile per lavorare per il mondo della scuola, dell’università e della ricerca, con la speranza che vi siano opportunità di cambiamento e di apertura”.

23 aprile 2013, sì al dialogo

Dopo le contestazioni ad Amato a Pisa, “Sono per il dialogo e ho combattuto per il diritto allo studio e per gli studenti e così continuerò a fare nel futuro. Sto preparando proposte di legge per gli studenti, dal voto per gli studenti all’estero al diritto allo studio e il suo rifinanziamento. Spero che ci sia modo di parlare con gli studenti che oggi hanno protestato”. Lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook la deputata pisana del Pd Maria Chiara Carrozza, che fino a due mesi fa era rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, di cui è presidente lo stesso Giuliano Amato.

“La protesta di oggi – aggiunge – è avvenuta di fronte ai cancelli della Scuola Superiore Sant’Anna della quale non sono più Rettore e nella quale non ho più autorità. Oggi ero ospite al convegno organizzato sul tema della mobilità sociale e sono la prima a essere stata sconvolta e sconcertata da quanto è accaduto”.