Carrozza: AAA cercasi presidente Invalsi

Cerco un presidente dell’Invalsi autorevole. Per questo ben vengano tutte le candidature più qualificate dall’università e dal mondo della ricerca, perché quella della valutazione è una partita decisiva per lo stesso sviluppo economico e sociale del Paese”. E rivolgendosi alla qualificata platea del convegno internazionale sulla valutazione del 12 dicembre alla Luiss: “inviate i vostri curricula”.

Ha un po’ sorpreso l’inusuale appello del ministro dell’istruzione, e si saranno sentiti fischiare le orecchie i cinque componenti della commissione, presieduta da Tullio De Mauro, scelti dal ministro Maria Chiara Carrozza per selezionare una rosa di nomi, da sottoporre allo stesso ministro, tra i quali nominare il successore di Paolo Sestito, che torna al suo mestiere di economista. Ora sanno, perché Carrozza è stata chiarissima quando ha toccato l’argomento, che il ministro prenderà in considerazione solo candidature eccellenti, provenienti dal mondo dell’università e della ricerca. Non potranno quindi essere figure di secondo piano a competere per l’incarico né, sembra di capire, personalità non accademiche come gli ultimi due presidenti, Cipollone e Sestito, di provenienza Bankitalia, e tanto meno esponenti dell’associazionismo professionale o sindacale o personaggi di estrazione politica.

Carrozza ha insistito sull’assoluta indipendenza che dovrà caratterizzare l’attività dell’Invalsi e del suo nuovo presidente che, ha detto, “dovrà valutare anche la mia attività come ministro”. In effetti sarà bene che la personalità che si troverà a dirigere l’Invalsi abbia davvero grande prestigio e autorevolezza per poter esercitare il suo mandato con “assoluta indipendenza”, come dice il ministro. L’Istituto resta pur sempre sottoposto alla vigilanza del Ministero, col quale si deve relazionare per una serie di ragioni, e non è un mistero che i sindacati guardino con sospetto al ruolo che l’Invalsi potrebbe svolgere in materia di valutazione non solo delle scuole, ma anche degli insegnanti. Sì, per essere realmente indipendente il futuro presidente dell’Invalsi dovrà essere una figura davvero eccellente.