Carichi di lavoro e responsabilità dei dirigenti scolastici, ANDIS chiede incontro con ministro Bussetti

“L’ANDIS ritiene di dover esprimere con forza, a nome di tutti i dirigenti scolastici italiani, i sensi della più vibrata protesta per le disumane condizioni di lavoro in cui sono lasciati i dirigenti scolastici del nostro Paese”. Con queste parole l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici scrive al ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, al ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e ai presidenti delle commissioni Cultura di Camera e Senato, Mario Pittoni e Luigi Gallo, chiedendo un incontro per discutere delle problematiche della dirigenza scolastica. Problematiche che potrebbero essere state la concausa del suicidio del preside Vittore Pecchini e che sta portando i DS ad avere carichi troppo spesso insostenibili di lavoro.

“Il Parlamento, il Governo e l’Amministrazione scolastica non possono far finta di non vedere le difficoltà e la solitudine in cui versa oggi la dirigenza scolastica – scrive ANDIS -, sotto il peso di responsabilità schiaccianti e problemi ineludibili a cui far fronte giornalmente, con scuole di grande complessità e con un elevato numero di alunni. Il ruolo sociale dell’istituzione Scuola, spesso unico baluardo di legalità e di promozione culturale sui territori, soprattutto in quelli più deprivati, può essere garantito soltanto con un pieno e forte riconoscimento della funzione e del prestigio del dirigente scolastico”.  

“L’ANDIS chiede al Parlamento e al Governo di ridare dignità ad una professione altamente qualificata, l’unica tra le alte professionalità delle istituzioni scolastiche autonome capace di garantire, con azioni di controllo preventivo e successivo, la   piena legittimità degli atti pubblici a rilevanza interna ed esterna che sono essenziali per l’espletamento del servizio scolastico da rendere agli studenti e a tutti i portatori d’interesse dei territori di riferimento”.