Bush investe sulle scuole private

Il presidente americano Bush ha proposto di impegnare 300 milioni di dollari di tasse per agevolare le famiglie a basso reddito che intendono iscrivere i loro figli in scuole private o ad indirizzo religioso.

Diversi commentatori hanno osservato che sembra piuttosto una mossa per stornare l’attenzione da quelli che sembrano modesti risultati del programma “No Child Left Behind – Nessun bambino resti indietro”, fortemente voluto dall’amministrazione americana con l’appoggio dei democratici.

La nuova proposta dovrebbe essere modellata sullo schema di distribuzione delle borse di studio federali, ma non sembra aver particolarmente impressionato gli esperti in questioni scolastiche.

Il senatore del Massachusetts, Edward M. Kennedy, presidente della commissione per la salute, l’educazione e il lavoro, ha commentatoche Bush, in questo modo, non aumenta le opportunità educative, a fronte di un deficit di 70 miliardi di dollari per le sue riforme scolastiche.

Per Randi Weingarten, presidente del sindacato degli insegnanti di New York City, la proposta è il sintomo di come il precedente programma non abbia funzionato, visto che si tenta l’investimento di altre risorse pubbliche.