Bullismo e cyberbullismo, un convegno per dare voce ai dirigenti: le risorse per facilitare le segnalazioni e fare rete in Liguria

di Alessandra Nasini

Con l’intento di fare rete per contrastare questo problema emergente, ieri i Dirigenti scolastici liguri si sono confrontati per riflettere sulla casistica reale e per individuare le risorse professionali ed istituzionali per  segnalare con prontezza  e affrontare eventuali situazioni tra studenti.
Dopo i  saluti del dirigente del  Ministero dell’Istruzione  Antimo Ponticiello, del Direttore Generale  USR Liguria  Ettore Acerra e di Claudia Guidi, Dirigente del Liceo Laurana di Urbino, Scuola capofila del Progetto, i lavori di confronto sono stati introdotti dalla senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della Legge 71/2017 sulle Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

Il Prof. Claudio Bagnasco (Referente regionale bullismo/cyberbullismo USRL) ha illustrato il quadro sul fenomeno in Liguria, sottolineando l’importanza del ruolo della Scuola nel ricucire rapporti asociali ed episodi di violenza fisica o verbale tra alunni. L’insegnante si trova oggi ad affrontare non più solo l’imprevisto quotidiano, ma anche messaggi di violenza tra studenti, possibili intrusioni di stalker durante le sue lezioni a distanza e altri fenomeni preoccupanti, generati dall’esagerata permanenza dei ragazzi in rete.

Qual è l’intervento del Ministero dell’Istruzione per arginare il fenomeno?

All’interno di un piano nazionale per la prevenzione ed il contrasto del bullismo e cyberbullismo, dopo la  Legge 71/2017,  una collaborazione tra il MI e l’Università di Firenze ha dato vita alla piattaforma ELISA,  uno strumento e-learning  per la formazione specifica del personale scolastico e i Dirigent illustrato dalla dott.ssa Elisa Corbo. Oltre alla formazione, ELISA prevede un monitoraggio costante nelle scuole: è in partenza anche nella nostra regione una prima fase di somministrazione di questionari agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado, a cui ne seguirà una seconda per il primo ciclo di istruzione.

La collaborazione con la Magistratura e con le Forze dell’Ordine è inoltre imprescindibile. La dott.ssa Tiziana Paolillo Procuratore presso il Tribunale dei minori di Genova, ha rimarcato l’importanza della segnalazione, come azione coordinata e sinergica tra la scuole e le Istituzioni, in un’ottica educativa e responsabilizzante e dove l’aspetto della mediazione è fondamentale. L’Ing. Roberto Surlinelli a sua volta ha spiegato le attività della Polizia postale, invitando, come già aveva fatto il procuratore Paolillo, a fare le segnalazioni, perché spesso sotto ciò che si vede ci sono problemi più grandi. La seconda parte del Convegno è stata dedicata alla condivisione di strategie  per prevenire il bullismo.

La prof.ssa Maria Gabriella Pediconi, responsabile scientifica dell’intero progetto, ha ricordato il ruolo prezioso di sentinella ricoperto dalla scuola e si è soffermata in modo esauriente sugli aspetti psicologici della segnalazione, processo delicato ma determinante per il destino delle persone e che si basa su risorse e reti interne alla scuola così come su una rete istituzionale più ampia, di cui in questo convegno si intravedono frutti e potenzialità.

La dott.ssa Silvia Nanni, appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, collaboratrice del Ministero dell’Istruzione e referente dell’Ufficio Fasce deboli, responsabile scientifica del progetto con Pediconi, ha messo al centro del proprio intervento l’allarme per le tante situazioni di difficoltà create dall’attuale pandemia e la necessità di un lavoro multidisciplinare e interistituzionale, capace di concretizzare efficacemente quel patto educativo che è uno strumento fondamentale per contrastare le azioni di bullismo e cyberbullismo.

Le Dirigenti Giuseppina Randazzo  e Maria Teresa Vacatello, con le docenti Cerrato, Immordino  e Vinelli hanno illustrato i buoni esiti della Rete Sicurascuola, che previene comportamenti asociali a scuola attraverso il dialogo, l’ascolto del vissuto dei ragazzi senza valutazione e la riflessione in aula. Nella classe coi banchi disposti a emiciclo, il docente facilitatore in mezzo agli studenti valorizza la voce di tutti i ragazzi, portando a galla eventuali criticità.

Questo metodo di narrazione riflessiva (M.N.R.) insegna agli studenti il rispetto delle opinioni dei compagni, senza etichette né pregiudizi, arrivando sempre ad un accordo in caso di pareri discordi. L’M.N.R., sostenuto dalla ricerca scientifica dall’Università di Modena, richiede all’insegnante un forte cambiamento di prospettiva, ma produce un sicuro ritorno di fiducia, di  apprendimento e di relazioni amicali in classe.

La Prof.ssa Claudia Palone, referente per il cyberbullismo  dell’IIS Mazzini – Da Vinci di Savona, ha poi  sottolineato la necessità di tenere i ragazzi legati alla scuola, di lavorare sulle loro emozioni e sullo sviluppo di un loro ruolo civile attivo, che li spinga anche a denunciare comportamenti scorretti. Gli sportelli scolastici di ascolto svolgono dunque un ruolo cruciale all’interno degli Istituti Scolastici.

I docenti dell‘Università di Urbino Michela Brunori e Savino Romani hanno presentato il test di prevenzione del bullismo per i ragazzi dai 9 ai 18 anni, che fornisce un indice di disadattamento sociale, identificando così possibili  tendenze prevaricatrici di bullismo. 

La Dirigente di USR per la Liguria Daniela Ferraro, che ha moderato il Convegno, ha passato poi la parola a Roberto Peccenini (Dirigente tecnico USR Liguria), che ha ringraziato le voci unitarie che hanno animato l’incontro, concordi nella necessità di rafforzare la collaborazione tra Scuola, Forze di Polizia e  Magistratura. “L’arte del ricucire i rapporti è un’imprescindibile prerogativa scolastica per superare la violenza e garantire un apprendimento efficace; Il cyberbullismo resta a volte molto ai margini della vita sociale ma fa male a tutti, innanzitutto alle vittime. Tuttavia bisogna lavorare in quel terreno, che è vita, fatto di relazioni. La sfida della pandemia ci ha insegnato che esistono pericoli invisibili, che si affrontano in modo efficace soltanto facendo rete.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA