Budget USA 2014: più tagli e più investimenti

Negli USA evidentemente si può, anche per la maggiore elasticità del sistema economico e finanziario pubblico: il presidente Obama ha annunciato che nell’anno fiscale 2014  saranno fatti “investimenti importanti per rafforzare la classe media, creare posti di lavoro e far crescere l’economia, pur continuando a tagliare il deficit in modo equilibrato”, come si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale del Governo (http://www.whitehouse.gov/).

Gli investimenti interesseranno in particolare (con un occhio alle prossime elezioni di metà mandato) la classe media,  il “vero motore della crescita economica degli Stati Uniti”. Tre sono le questioni fondamentali: come creare più posti di lavoro, come dotare gli americani delle competenze necessarie per fare i lavori del 21 ° secolo e come fare in modo che i lavori più pesanti siano resi compatibili con una decente qualità della vita.

Sul primo punto il bilancio investe nel settore manifatturiero ad alta tecnologia e innovazione, nell’energia pulita e nelle infrastrutture, riducendo la burocrazia per aiutare le aziende a crescere. Sul secondo il budget 2014 investe in formazione a partire dalla pre-scuola fino alla formazione sui posti di lavoro. Sul terzo punto, che riguarda i lavori più duri, si prevede di elevare il salario minimo a 9 dollari all’ora.

Questi investimenti, sottolinea la nota, fanno parte di  un “piano globale che riduca il deficit e metta la nazione su un percorso fiscale di risanamento”. Ogni nuova iniziativa nel piano è infatti “interamente pagata, in modo da non aggiungere un solo centesimo al deficit”, e anzi da ridurlo in modo consistente: 1.800 miliardi dollari, che in aggiunta alle riduzioni del disavanzo già realizzate  consentirà di “superare l’obiettivo di 4.000 miliardi di dollari di riduzione del deficit”, e di rafforzare l’economia e le condizioni della classe media. 

Insomma più investimenti e meno deficit: un altro aspetto dell’american dream?