Boom di richieste per le sezioni primavera, ma ora…

Comprensibile soddisfazione del vice ministro della pubblica istruzione Bastico per il successo del nuovo servizio per i bambini di due-tre anni lanciato in tutta Italia dopo la legge finanziaria.
Le domande di contributo per le nuove sezioni primavera, a rilevazione non ancora conclusa, sono risultate di numero ben superiore a quelle atteso (oltre duemila rispetto alle mille o poco più previste). Un dato positivo, ha dichiarato il vice ministro, considerato che i tempi di progettazione e di presentazione delle domande “erano davvero stretti“.
Sono particolarmente soddisfatta – ha aggiunto la Bastico – anche del fatto che le domande sono pervenute da tutte le regioni italiane e, in particolare, dalle regioni del sud, dove più alta è la carenza di posti negli asili nido. Ora siamo impegnati a livello regionale e nazionale ad una valutazione attenta dei progetti, dei requisiti di qualità degli stessi, della loro immediata fattibilità; questi i criteri su cui verterà la scelta dei progetti più meritevoli, con un’attenzione particolare ad elementi di perequazione territoriale“.
Presumibilmente, quando il Gruppo nazionale esaminerà nei prossimi giorni le domande valutate a livello regionale, il numero di richieste di contributo, a rilevazione conclusa, potrebbe risultare ancora più elevato (2.500?), creando non solo difficoltà nella selezione per accedere ai 25/30 mila euro previsti, ma anche un effetto critico sul piano sociale.
Se, infatti, le domande così numerose, come ha affermato la Bastico, “hanno colto esigenze reali, profondamente sentite dalle famiglie“, lasciarle insoddisfatte potrebbe risultare, a questo punto, politicamente negativo.
Ma dal tesoretto non è possibile scucire qualche milione in più?