Bonus per merito: una questione di opportunità più che di legittimità?

Sul bonus per la premialità dei docenti c’è monitoraggio e monitoraggio.

C’è il monitoraggio ministeriale che, dopo una precisazione, chiede alle scuole di far conoscere la composizione del comitato di valutazione e, appena possibile, anche i criteri definiti.

Tutto, ovviamente, nel rispetto della legge che assegna al Comitato stesso l’autonoma determinazione dei criteri, in base ai quali successivamente il dirigente scolastico provvederà a premiare i docenti professionalmente meritevoli.

C’è anche un monitoraggio che la Cisl-scuola sta conducendo in queste settimane (1.200 istituzioni scolastiche censite su 8.500) che sta offrendo risultanti interessanti in una logica in parte alternativa alla linea ministeriale.     

Mentre risultano praticamente costituiti quasi tutti i Comitati di valutazione, è “ancora alta la percentuale – riferisce la Cisl-scuola – di chi non ha ancora definito i criteri per l’attribuzione del bonus previsto dalla legge 107 per i docenti (…) segno della sua complessità ma anche dell’incertezza del contesto in cui ci si muove”.

Dal monitoraggio cislino risulterebbe che oltre il 55% dei dirigenti scolastici cui spetta autonomamente la responsabilità di premiare i migliori docenti in applicazione dei criteri definiti esprime ampia disponibilità a confrontarsi con le RSU d’istituto e con il collegio dei docenti.

Per evitare conflittualità, la segretaria Gissi invita ad individuare “percorsi che aiutino a costruire soluzioni condivise e quanto più possibile accettate da tutti. Con la nostra richiesta di contrattare sul bonus, che è salario accessorio – prosegue la segretaria generale – stiamo ponendo una questione di opportunità, prima ancora che di legittimità: l’Amministrazione farebbe bene a considerarle entrambe con la dovuta attenzione”.  

Ha senso – aggiunge la Gissi – intestardirsi, per ragioni tutte ideologiche, nel non voler valorizzare le sedi di confronto, aprendo la strada a possibili situazioni di contenzioso?”

Anche noi auspichiamo soluzioni condivise, anche se non si può fare una colpa a quel 45% di dirigenti scolastici che comunque si attiene alla legge, che affida al capo d’istituto la responsabilità personale di premiare i meritevoli.