Bocciata, promossa o rimandata? Così è se vi pare

Il 10 settembre il CNPI aveva espresso l’atteso parere – obbligatorio ma non vincolante – sulla sperimentazione Moratti (Parere su “Progetto nazionale di sperimentazione”).
C’era stato nei giorni precedenti un rullar di tamburi che annunciavano guerra, scoop sul verdetto che condannavano o assolvevano secondo i punti di vista.
E quando finalmente è uscito il parere finale, ognuno lo ha letto come ha creduto, parlando di bocciatura oppure di approvazione con richiesta di integrazione, di promozione con riserva. Come se, insomma, il giudizio sul parere espresso fosse “a prescindere” dal suo contenuto.
E alla fine? Critiche ce ne sono state, e non poche. E anche invito a rimandare la sperimentazione a tempi migliori; poi, in conclusione, se proprio la sperimentazione s’ha da fare, il CNPI ha suggerito o richiesto talune integrazioni al decreto, che si possono così sintetizzare: non riapertura delle iscrizioni, realizzazione delle condizioni di fattibilità, realizzazione della sperimentazione in maniera flessibile da parte delle scuole.
Modifiche che il ministro Moratti, in buona misura, si è già affrettata ad accogliere, per portare a casa il risultato. In questo caso, l’importante non era vincere, ma sperimentare.