Bianchi alla COP26 di Glasgow: prioritaria l’educazione allo sviluppo sostenibile

Promossa dalla presidenza britannica della COP26 in partenariato con l’Italia e in collaborazione con l’UNESCO e Mock CO, organizzazione britannica di giovani attivisti ambientali, si è tenuta lo scorso 5 novembre a Glasgow una iniziativa congiunta dei ministri dell’Istruzione e della Transizione ecologica intitolata “Together for tomorrow: Education and Climate Action”. 

In questa occasione il ministro Patrizio Bianchi, che ha aperto i lavori, ha espresso la convinzione che “possiamo raggiungere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e adottare modelli di sviluppo più sostenibili solo rafforzando le politiche educative. Per questo ci impegniamo a far sì che l’educazione allo sviluppo sostenibile diventi la spina dorsale dei percorsi di studio e che le scuole e gli ambienti di apprendimento siano maggiormente collegati al contesto naturale, economico e culturale del Paese. L’educazione guida e modella i sistemi sociali ed economici e la sua missione principale è promuovere nelle giovani generazioni la conoscenza della complessità del mondo in cui viviamo, fornendo loro gli strumenti per agire per il cambiamento”.

All’iniziativa hanno partecipato, insieme a Bianchi, il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, i Segretari di Stato britannici Nadhim Zahawi e Anne-Marie Trevelyan, e la Vicedirettrice Generale per l’Istruzione dell’UNESCO, Stefania Giannini.

In tale contesto il Ministro Bianchi ha ribadito gli impegni del governo italiano nel settore dell’educazione, così riassunti nel comunicato del MI: il potenziamento dell’Educazione climatica e allo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’Educazione civica, in tutti i livelli e gradi dell’istruzione; il Piano “RiGenerazione Scuola”, la cui prima settimana nazionale è in corso e sta coinvolgendo migliaia di studenti, che si propone di promuovere i valori e la cultura dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza attiva in ogni istituto scolastico; gli interventi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; le attività e gli impegni condivisi a livello internazionale durante la Presidenza italiana del G20, con il motto “People, Planet, Prosperity”.

I giovani sono stati i protagonisti anche dell’evento “Youth4Climate at COP26”, organizzato dal Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, d’intesa con il Presidente britannico della COP26, Alok Sharma, e con il Segretario Esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Patricia Espinosa.

Ragazze e ragazzi coinvolti hanno così avuto l’opportunità di discutere alcune loro proposte concrete con i Ministri partecipanti alla COP26.

L’ex ministro dell’istruzione del governo Renzi Stefania Giannini, dal marzo 2018 vicedirettrice generale dell’UNESCO con delega alla educazione, ha rivolto un appello a tutti gli Stati aderenti all’ONU, in larga misura rappresentati a Glasgow, affinché le tematiche del cambiamento climatico vengano rafforzate nei programmi scolastici: una recente ricerca promossa dall’UNESCO in 100 Paesi ha rivelato che solo il 53% dei curricula scolastici nazionali fa riferimento al cambiamento climatico, argomento al quale viene comunque riservata scarsa rilevanza. Meno del 40% degli insegnanti intervistati dall’UNESCO e da Education International si sono dichiarati ottimisti sull’efficacia dell’insegnamento relativo alla gravità del cambiamento climatico e solo un terzo si è detto in grado di spiegare gli effetti del cambiamento climatico sulla propria regione o località.

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