Bersani in difesa dei precari

Intervenendo in modo improvvisato sul palco della Festa democratica del partito a Torino, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, dopo aver ascoltato un rappresentante di un gruppo di insegnanti precari che hanno compiuto un blitz nella sala Norberto Bobbio di piazza Castello, al termine dell’incontro tra Bersani, Gonzales e Podesta, da detto che “Finora nelle aule parlamentari abbiamo cercato in tutti i modi di mettere il governo davanti alla dura realtà che sta vivendo la scuola italiana, non c’è stato verso. Allora vi prometto che da questi giorni, con l’apertura delle scuole proseguiremo la nostra battaglia per tenere viva la questione, per cancellare la legge Gelmini e riprendere la battaglia in Parlamento“.

Il gruppo di precari (circa 50 persone), al termine del dibattito in programma, si era piazzato di fronte ai relatori srotolando uno striscione con scritto “Senza salario cervello precario“.

Siamo un gruppo di insegnanti precari – ha spiegato una di loro – venuti per chiedere al rappresentante del principale partito di opposizione di rendersi conto della situazione di disagio che migliaia di docenti, quasi 100mila in Italia, stanno vivendo“.

Chiediamo che il Pd – ha detto un altro precario – si impegni per affrontare da subito il problema“. Dopo il breve discorso dell’insegnante ha ripreso la parola Bersani: “Vi garantisco che la scuola sarà al primo posto. E vi garantisco anche che ovunque ci sarà il Pd, con le sue iniziative, voi sarete autorizzati a intervenire, se c’è un’organizzazione che vi state dando“.