Berlinguer (Pd): “Siamo in guerra, tagli necessari”

Su "Ilsussidiario", intervista all’ex-ministro sui dimensionamenti delle istituzioni scolastiche

Il problema del ridimensionamento delle istituzioni scolastiche, previsto dalla legge n. 111/2011, interessa e preoccupa Regioni e Amministrazioni locali che in questi tempi sono chiamati a ridefinire drasticamente gli assetti della rete scolastica.

Sul tema scottante è intervenuto Luigi Berlinguer, europarlamentare del Pd ed ex ministro  dell’Istruzione, che ha rilasciato un’intervista a Ilsussidiario.net.

È una cosa che si deve fare – ha spiegato Berlinguer – non dimentichiamoci che siamo, è il caso di dirlo, in tempo di guerra. Una cosa sono le politiche educative in tempo di pace, altra cosa è la situazione in tempo di guerra.

L’ex-ministro ha detto chiaramente che condivide la necessità di ridurre il numero delle istituzioni scolastiche. “Si sta facendo un’operazione doverosa e sufficiente. Doverosa perché, come dicevo, se in tempo di crisi bisogna trovare i soldi, farlo nel modo prospettato è la soluzione meno grave e più opportuna: si riduce la spesa accorpando – mettiamo il caso – due istituti, il risultato è la somma delle due scuole come alunni e come docenti; spariscono il segretario amministrativo e il preside di una delle due. Sufficiente, perché non si tocca la disciplina dei cicli; ma questo è un altro discorso.
Al giornalista della rivista on line (www.ilsussidiario.net) che gli faceva notare come anche su questa questione del dimensionamento vi siano due Italie, l’ex-ministro ha convenuto, affermando “Certamente. Le Regioni centro settentrionali, cioè le migliori, hanno già provveduto; e infatti, se guardiamo i dati, la riduzione che si prevede in quelle Regioni è bassa. Non così le Regioni del sud, che non hanno fatto nulla o quasi. Pressioni politiche, raccomandazioni e clientelismo hanno bloccato tutto.