Bastico su audizione Gelmini: ”Dal Governo giochi di prestigio ai danni delle famiglie”

L’audizione del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ieri in commissione Istruzione al Senato ha vissuto momenti di viva polemica con l’opposizione. Il ministro ha auspicato, al fine di trovare una soluzione ai problemi della scuola, “un clima di serenità, perché il confronto è sempre utile quando è scevro da vis polemica“, ma si è dichiarata “pessimista“, “per quanto è accaduto fino a oggi“.

Lo scontro ha raggiunto momenti di asprezza sul tema del tempo pieno. Il ministro ha detto al senatore del Pd Mariangela Bastico, che, quando dichiara “che il governo mente sul tempo pieno fa un’affermazione grave“, e che queste affermazioni inducono “nelle famiglie confusione” e minano “la coesione sociale“. La replica della responsabile scuola del Pd ha negato la frase incriminata, confermando però che “la polemica sul tempo pieno, durata mesi, ha creato un clima di allarmismo nel Paese disorientando gli utenti“.

Gli echi della polemica si ritrovano anche nel comunicato successivo all’audizione, diffuso dalla Bastico. Per l’ex viceministro della Pubblica Istruzione del governo Prodi, la Gelmini fa promesse che non può mantenere: “Le parole rassicuranti pronunciate oggi al Senato sono smentite dai fatti. Il ministro cerca di addomesticare i numeri tentando un vero gioco di prestigio, tuttavia, i  tagli di risorse e personale restano: 2 mld di euro in meno quest’anno, 8 in tre anni e  42.100 docenti e 15.300 Ata già cacciati“.

Il comunicato della Bastico si conclude, insistendo sui temi delle promesse impossibili da mantenere e sul “gioco di prestigio sui numeri: “Il ministro promette che aumenterà il tempo pieno (si va anche all’altro nostro articolo odierno Previste altre 2500 classi a tempo pieno sul tema, NdR), che assumerà altro personale, che non caleranno le ore di italiano nella media e le risorse per la messa in sicurezza delle scuole. Bello, peccato che non abbia le risorse per fare tutto ciò visto che le ha tagliate. E’ un gioco di prestigio fatto ai danni delle famiglie, degli studenti e degli insegnanti soprattutto quelli precari, creando un’assoluta incertezza sullo stato della scuola alla riapertura di settembre“.

Il responsabile Educazione del Pd Giuseppe Fioroni ha liquidato le affermazione del ministro Gelmini come “numeri al lotto sulla scuola“.