
Bastico e Scrima. Le bocciature evidenziano un problema, ma non ne sono la soluzione
L’ex-viceministro all’istruzione, Mariangela Bastico, e il segretario generale della Cisl-scuola, Francesco Scrima, pur con separati interventi, hanno preso le distanze dalle dichiarazioni del ministro Gelmini sull’aumento delle bocciature criticandone la valutazione positiva che il ministro ne ha dato.
“Le dichiarazioni trionfalistiche del ministro Gelmini sulle bocciature mi lasciano sgomenta – ha detto la Bastico – Le bocciature sono un insuccesso per la scuola che ha l’obiettivo di far apprendere e non di bocciare. In Finlandia- prosegue- ci sono alti livelli di apprendimento e bassi livelli di bocciature. La scuola che funziona bene fa imparare anche ai meno bravi“.
La sen. Bastico si è è detta preoccupata per l’alto numero di bocciati che potrebbero alimentare le file dei dispersi.
Di tono non molto diverso le dichiarazioni Scrima, sempre sul tema delle bocciature. “Quelli anticipati oggi dal Ministero (stima di 70 bocciati nei primi due anni di scuola media) sulle bocciature scolastiche sono purtroppo dati prevedibili e attesi“.
“Non si tratta di leggervi la fine di una ‘scuola buonista’ – ha dichiarato Scrima – ma piuttosto la difficoltà a far crescere la buona scuola, la scuola di tutti e di ciascuno…“
“I dati – dice Scrima – preoccupanti perché evidenziano un problema, non ne sono la soluzione“.
“Il richiamo alla serietà della scuola, che tutti condividiamo, deve accompagnarsi – dice Scrima – a misure che non portino alla dispersione (abbandoni, fughe e bocciature), ma affrontino il problema alla radice. … le bocciature sono un enorme costo, oltre che sociale, anche economico; le ripetenze di centinaia di migliaia di alunni peseranno notevolmente sulle finanze del sistema“.
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