Bastico a Gelmini: ”Stabilizzazione e ammortizzatori sociali per i precari”

Il responsabile Scuola del Partito Democratico senatrice Mariangela Bastico ha scritto oggi una lettera al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, nella quale propone “la stabilizzazione del personale della scuola, in applicazione della terza annualità del piano previsto dalla finanziaria 2007 (50.000 docenti e 10.000 ATA) e più equi ammortizzatori sociali per coloro per i quali fosse impossibile rinnovare l’incarico per il prossimo anno scolastico“.

La richiesta di stabilizzazione parte dagli esiti dei dati (basati su un campione rappresentativo) pubblicati dal Ministero circa le “scelte delle famiglie per le iscrizioni alla scuola primaria nel prossimo anno scolastico,che indicano un incremento significativo della richiesta di tempo pieno e un’opzione largamente maggioritaria per il modulo a 30 ore“.

La senatrice del Partito Democratico auspica che il ministro “intenderà accogliere pienamente queste richieste“, con “un incremento significativo del monte ore e degli organici“, e rivedendo “gli insostenibili tagli al personale previsti dal piano programmatico in attuazione dell’art. 64 della legge 133/08 (42.105 docenti e 15.167 ATA)“.a meno di non voler scontentare 250/300 mila famiglie, che “non otterrebbero l’offerta scolastica richiesta“.

In via subordinata, “qualora si determinassero, nonostante il piano di assunzioni, situazioni di impossibilità di rinnovare gli incarichi“, la Bastico chiede alla Gelmini di sostenere l’introduzione in via straordinaria di “una indennità di disoccupazione per il personale della scuola che abbia avuto un incarico di almeno 180 giorni per quest’anno; indennità pari al 60% della retribuzione per i primi dodici mesi e al 50% nei secondi dodici mesi. Si tratta di un atto di equità e di giustizia sociale per persone che da anni lavorano nella scuola, contribuendo alla sua qualità, e che su questa hanno costruito la propria vita professionale e familiare“.

La senatrice del Pd conclude con l’auspicio di trovare condivisione sia su “stabilizzazioni necessarie per un’offerta scolastica di qualità“, sia su “equi ed adeguati ammortizzatori sociali“, anche per il personale della scuola.

Alla Gelmini ora rispondere.