Tuttoscuola: Non solo statale

Bagnasco: Occorre superare una visione statalista della scuola

Bisogna passare da una visione statalista della scuola a una concezione più sociale della stessa, dove tutta la comunità acquista consapevolezza del suo essere soggetto educante e si impegna a trasmettere l’immenso patrimonio della tradizione all’interno di un nuovo contesto e di nuovi linguaggi“. Lo afferma il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in un’intervista a ‘Famiglia cristiana’ in vista dell’incontro di Papa Francesco con il mondo della scuola, sabato prossimo a piazza San Pietro.

La concezione statalista – afferma l’arcivescovo di Genova – ha privilegiato un’interlocuzione ridotta con le famiglie, che dovevano garantire l’accesso alla scuola, salvo poi stare fuori dalla porta. Oggi il rischio è quello di ‘famiglie sindacalizzate’ che prendono le difese del figlio anche di fronte a evidenti insufficienze. Occorre favorire un coinvolgimento effettivo che, dopo la stagione dei decreti delegati, è sembrato naufragare in corrispondenza con l’affievolirsi della voglia di partecipazione pubblica. E inventare forme nuove, in cui alla famiglia sia restituita la sua possibilità di esserci ma in raccordo e non contro i docenti. Uniti insieme per il bene dei figli/alunni“.

Per Bagnasco, “è tempo di rimettere al centro le cose che contano. Tra queste la scuola merita un’attenzione speciale, perché se non si investe su di essa difficilmente un Paese riprende a crescere. Una società che non destina energie economiche e, ancor prima, risorse personali per la scuola, cioè per la formazione e l’innovazione, finisce per perdere il treno della ripresa“.

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