Tuttoscuola: Non solo statale

Bagnasco (CEI): no a una scuola statalista

“Nessuno Stato può pretendere che la scuola sia appannaggio dello Stato” perché questa “sarebbe una concezione statalista”. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, lo ha ripetuto anche nei giorni scorsi in occasione della convocazione diocesana delle famiglie che si è svolta presso il Palasport di Genova.

Parlando del raduno che si svolgerà il 10 maggio a Roma, il cardinale ha sottolineato che l’evento riguarda tutto il mondo della scuola, non solo quella cattolica, ma ha anche ricordato che per la scuola paritaria esiste un problema di risorse. “Lo Stato – ha sottolineato – può essere veramente democratico quando accetta che più soggetti possano gestire la scuola, dentro a un quadro unitario di cui è garante lo Stato”, dal momento che “la libertà dei genitori a educare i figli secondo le proprie convinzioni è una libertà insostituibile che deve essere in tutti i modi difesa e promossa”. “La scuola, come agenzia educativa – ha concluso Bagnasco con riferimento a tutta la scuola, statale e paritaria -, è importante e si affianca alla famiglia, non la può mai sostituire”.

Sull’iniziativa del 10 maggio torna oggi l’Avvenire, organo della CEI, che sottolinea che essa è rivolta non solo a chi frequenta la scuola e alle loro famiglie ma anche a coloro che la scuola “l’hanno abbandonata  magari da anni, ma non devono sentirsi esclusi dal grande evento di sabato in piazza San Pietro: papa Francesco aspetta anche loro, perché nessuno va considerato perduto per sempre”. A questo proposito il quotidiano ricorda che “Negli ultimi quindici anni, secondo il dossier di Tuttoscuola recentemente presentato alla Camera, gli studenti che hanno interrotto gli studi superiori senza conseguire un diploma sono più di tre milioni, pari al 31,9% di tutti gli iscritti”. L’evento del 10 maggio fa appello anche a loro.

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