Ritorno alla DaD per le superiori (e non solo), Azzolina: ‘Per la riapertura non faccio pronostici’

“Sono ore complesse, l’emergenza che stiamo affrontando è una grandissima sfida per il mondo della scuola che a causa del lockdown si è riscoperta, la scuola è tornata ad essere al centro del dibattito a volte con toni poco costruttivi a volte costruttivi. Ha subito una fortissima accelerazione: a marzo scorso ci siamo inventati la didattica a distanza partendo quasi da zero. Il personale scolastico si è dovuto rimboccare le maniche, il dibattito è stato sempre serrato; inizialmente abbiamo ricevuto diffide, non si voleva partisse la DaD. Abbiamo vacillato ma non siamo mai caduti, abbiamo sempre pensato al centro di tutto dovessero esserci gli studenti. Siamo riusciti a fare sì che la scuola non fosse più la Cenerentola del Paese“. Sono le parole della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina al convegno “Formazione e competenze digitali per un Paese più inclusivo e competitivo” al Forum Pa 2020. E circa al ritorno in DaD delle studenti delle superiori, dice al Corriere della Sera: “La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili: persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice”.

Il dubbio a questo punto è legittimo: davvero i ragazzi della secondaria di secondo grado (più quelli della seconda e terza media delle zone rosse) torneranno in classe il prossimo 4 dicembre? “Per la riapertura non faccio pronostici, lavoro per limitare i disagi”, risponde Azzolina. 

Proprio per quanto riguarda gli alunni della secondaria di primo grado delle zone rosse, il Corriere della Sera chiede alla Ministra il senso di farli restare a casa quando nella maggior parte dei casi le scuole sono vicino casa e i ragazzi non hanno bisogno di prendere i mezzi pubblici per raggiungerle: “Nelle zone rosse ci sono molte limitazioni per tutti, ma le scuole restano aperte fino alla prima secondaria di primo grado – ha risposto Azzolina -. Abbiamo pensato di garantire i bambini che hanno cominciato la nuova scuola, che sono passati dalla maestra ai professori. Tenere aperte le scuole nelle zone rosse è stato un risultato notevole”.

Per quanto invece riguarda la sospensione del concorso straordinario, la Ministra ha dichiarato: “Ha già svolto le prove il 73 per cento dei candidati, alla prima finestra utile si concluderà, intanto iniziamo a correggere i test già fatti”.