
Austria sotto choc: strage in un liceo di Graz, almeno 10 morti. Valditara: ‘La scuola deve essere sempre un luogo sicuro’

Una nuova tragedia scuote la scuola europea. Oggi, martedì 10 giugno, poco dopo le 10 del mattino, un giovane di 22 anni è entrato armato di pistola e fucile da caccia nel liceo BORG Dreierschützengasse di Graz, seconda città dell’Austria, uccidendo almeno dieci persone — fra cui sette studenti, un insegnante e sé stesso — e ferendone più di venticinque. Quattro feriti versano in condizioni “estremamente critiche”, riferiscono i servizi di emergenza, che hanno attivato il protocollo per maxi-afflussi di vittime. Il ministro Valditara dal proprio account Facebook: “Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, agli studenti, ai docenti e a tutto il personale coinvolti. La scuola deve sempre essere un luogo sicuro, uno spazio privilegiato in cui crescere coltivando i principi del rispetto e della non violenza”.
Chi era l’attentatore
Fonti investigative indicano che l’aggressore era un ex studente dell’istituto. Stando alle prime ricostruzioni, avrebbe dichiarato di sentirsi vittima di atti di bullismo. Dopo aver sparato in due classi — una delle quali la sua vecchia aula — si è suicidato in un bagno della scuola. I quotidiani Salzburger Nachrichten e Kronen Zeitung precisano che le armi erano detenute legalmente,
Il bilancio, ancora provvisorio
La polizia della Stiria ha confermato che l’autore ha agito da solo e che l’area è stata messa in sicurezza, ma il numero delle vittime potrebbe cambiare con l’evolversi delle condizioni dei feriti. L’amministrazione cittadina parla della “peggiore sparatoria nella storia austriaca in ambito scolastico”.
Reazioni a caldo
Il ministro dell’Interno Gerhard Karner e quello dell’Istruzione Christoph Wiederkehr hanno annullato gli impegni per raggiungere Graz, mentre il cancelliere Christian Stocker ha parlato di “tragedia nazionale”. Dall’Unione Europea, l’Alta Rappresentante Kaja Kallas ha ricordato che “ogni bambino deve potersi sentire al sicuro a scuola”.
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