Aumento organici: ministro disponibile al confronto

Non c’è il “muro contro muro” tra Governo ed opposizione in commissione istruzione, alla Camera, sulla questione degli organici sollevata da una risoluzione presentata da Rifondazione comunista. Il sottosegretario Valentina Aprea ha infatti “condiviso la necessità di avviare una attenta e ponderata riflessione” sui problemi segnalati dall’onorevole Titti De Simone e poi anche da Sasso e Grignaffini (Democratici di sinistra): in particolare, la richiesta di “invertire la tendenza” dei “tagli” (meno classi e insegnanti di fronte all’aumento degli scolari e studenti) e di costituire un tavolo con gli enti locali, gli organismi scolastici, le direzioni regionali e provinciali, i sindacati “per determinare le necessità di organico tenendo conto delle reali necessità di ogni singolo territorio“.

La risoluzione in esame in commissione, contestando i dati ministeriali, ritiene insufficiente l’aumento di 625 posti su scala nazionale (con 5 regioni che ne restano escluse). Contestati pure i dati sul tempo pieno e sui docenti di sostegno.
Il sottosegretario Aprea ha detto che “il problema denunciato con la risoluzione deriva da fattori di lungo periodo, non riconducibili dunque ai recenti interventi di riforma promossi dal governo, di cui ribadisce la piena validità“. Comunque bisogna “tentare di individuare concordemente adeguate soluzioni alle questioni segnalate“.