Aumento degli stipendi ai docenti, Bussetti: ‘Vorrei tanto, se lo meritano’

Mentre dovrebbe scattare da questo mese l’indennità di vacanza contrattuale in attesa del rinnovo del CCNL scaduto da tre mesi, si ritorna a parlare delle retribuzioni degli insegnanti italiani che, come si sa, sono al di sotto della media europea.

Di retribuzioni e di aumenti contrattuali si è parlato nell’incontro che i sindacati hanno avuto con il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, dopo avere proclamato lo sciopero generale della categoria per il prossimo 17 maggio.

Di aumenti retributivi ha parlato, se pur in modo non approfondito e molto sintetico, anche lo stesso ministro Bussetti nei giorni scorsi nel corso di una trasmissione di una emittente lombarda.

Alla domanda dell’intervistatore che, dopo avere affermato che gli insegnanti non sono mai stati retribuiti molto bene, chiedeva se non fosse possibile immaginare un aumento medio di compensi, il ministro ha risposto “Io lo vorrei tanto fare, perché se lo meritano ed è doveroso nei loro confronti” e poi, parlando di reclutamento anche per ringiovanire il corpo docenti, ha aggiunto che occorre accompagnarlo con retribuzioni più adeguate.

Dietro a quel “vorrei tanto” sembra esserci la consapevolezza di due condizioni ostative: le decisioni in merito alla retribuzione non dipendono da lui, e la situazione critica del bilancio statale non fa sperare di dare soluzione al problema retributivo dei dipendenti pubblici e degli insegnanti.

Vedremo presto quali decisioni assumerà il Consiglio dei ministri per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro dei dipendenti pubblici.