Aumenta la povertà infantile. In Gran Bretagna

È stato pubblicato in questi giorni, a cura della fondazione “J. Rowntree” un rapporto sulla diffusione della povertà infantile in Gran Bretagna.

Negli anni scorsi, la quantità di bambini le cui famiglie si trovavano in condizioni di povertà era arrivata a toccare i 3.7 milioni, attualmente è attestata su poco più di due milioni.

Il dato, che sembra decrescere anche se è leggermente superiore a quello registrato lo scorso anno, è pari al 58% di tutti i casi di povertà nel Paese.

Il dato è tanto più significativo in quanto si registra all’interno di famiglie che lavorano.

Ciò porta a pensare che risolvere i problemi legati alla disoccupazione non vuol dire automaticamente eliminare la povertà, in particolare quella infantile.

I dati rilevati dalla metà del 2010 mostrano come un giovane su cinque fra i 16 e i 24 anni sia disoccupato, un dato tre volte più alto di quello riferito agli adulti.

La disoccupazione giovanile è in lieve, ma continuo incremento dal 2004 e questo, senza forti interventi strutturali, può condurre ad una cronicizzazione del fenomeno, secondo le conclusioni della ricerca.

Il governo britannico dovrà riconsiderare il fenomeno della povertà infantile, pensando a mettere in campo, in breve tempo, adeguate misure compensative.