Arrivano i fondi per chi sperimenta nella scuola primaria

Le classi prime e seconde della scuola primaria che attueranno il progetto di innovazione previsto dal recente decreto ministeriale n. 61 avranno a disposizione da settembre più di 46 milioni di euro (pari a circa 90 miliardi di vecchie lire), per una media di circa 900 euro per ogni classe.

Lo ha disposto il Miur con circolare n. 66 del 31 luglio che dispone l’assegnazione della prima tranche di finanziamenti alle scuole previsti dalla direttiva annuale che attua la legge 440/1997.

Del complessivo fondo di 206 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria per la legge 440/1997 (la legge che sostiene l’autonomia scolastica, l’innovazione, l’integrazione e i Pof delle scuole), vengono erogati alle scuole 92.512.000 euro con ripartizione finalizzata.

Il 50% dello stanziamento è destinato “alle scuole dell’infanzia e primarie impegnate a rielaborare i piani dell’offerta formativa relativi ai primi due anni della scuola primaria, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento, delle conoscenze e delle abilità necessarie allo sviluppo delle competenze di alfabetizzazione informatica e di una lingua comunitaria , di cui al D.M. n.61 del 22 luglio 2003, da assegnare in misura proporzionale alle dimensioni (numero degli alunni e del personale)”. Poiché le scuole dell’infanzia, per il momento, non sono state comprese nel progetto di innovazione, lo stanziamento dovrebbe andare tutto alle prime e seconde classi della primaria.

Un altro 40% dei 92,5 milioni di euro verrà ripartito per sostenere il Pof di tutte le scuole di ogni ordine e grado; il restante 10% verrà utilizzato come fondo perequativo.

Poiché molte delle prime e seconde classi della primaria attuano già l’insegnamento dell’inglese e dell’informatica, c’è da chiedersi se gli stanziamenti verranno distribuiti comunque a pioggia oppure verranno assegnati a favore di chi deve impiantare i nuovi insegnamenti e, soprattutto, di chi vuole sperimentare liberamente il progetto di innovazione nazionale che anticipa la riforma.