Arriva il supporto psicologico rivolto agli alunni, al personale scolastico e alle famiglie

Di Graziella Fortuna*

In questo periodo di emergenza sanitaria, molti punti di riferimento si sono smarriti, appaiono sfocati, c’è tensione diffusa, paura incontrollata di contagio. I rapporti interpersonali si sono diradati e appaiono sfuggenti. La scuola, a livello nazionale, si è attivata per fornire un supporto psicologico e rilevare situazioni di disagio che ne possono derivare, quindi un sistema di assistenza per prevenire l’insorgere di forme di malessere psico/fisico tra gli alunni di ogni ordine e grado, al personale scolastico e alle famiglie. Tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, è stato stilato un protocollo d’intesa per la promozione della cultura della salute e del benessere nell’ambiente scolastico.

In questo modo si vuole predisporre un servizio di assistenza e implementare azioni riguardanti i corretti stili di vita, la prevenzione di comportamenti a rischio per la salute e avviare percorsi di educazione all’affettività. Per questo servizio le istituzioni scolastiche si avvarranno dell’esperienza di psicologi professionisti iscritti all’Albo di categoria. La figura di un professionista rassicura in un momento di fragilità e insicurezza, può contribuire a gestire meglio le inquietudini e gli affanni, può aiutare a progettare azioni di controllo delle ansie dovute al Covid19,  può assistere il docente a capire la mancanza di motivazione nel ragazzo o semplicemente qualcuno che ascolta senza giudicare può aiutare in questo periodo, perché il virus circola ancora e la pandemia è una realtà che coinvolge e interessa tutti.

Questo supporto, insieme allo sportello psicologico presente ormai da anni in tutte le scuole, costituisce un valido strumento di aiuto per i discenti che, su base volontaria, decidono di essere aiutati per affrontare più serenamente un periodo di stress, considerando che tantissimi giovani hanno sviluppato problemi depressivi e ansia diffusa, dovuti sicuramente al carico di lavoro, a nuove responsabilità, paura di affrontare diverse situazioni, problemi che se trascurati o non presi in considerazione, possono degenerare in conflitti interiori ancor più gravi. Anche l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolinea l’importanza di favorire la salute e l’apprendimento con tutte le misure e i mezzi che la scuola ha a disposizione. Quindi l’istituzione scolastica vuole mettere in atto momenti di prevenzione perché è compito della scuola promuovere un percorso in cui gli studenti trovino un terreno inclusivo di benessere e confort, sia dal punto di vista pedagogico che emotivo, psicologico e sociale, per un futuro di crescita formativa, perché domani possano esserci  donne e uomini protagonisti di una civiltà civile e democratica.

*Docente di scuola Primaria in una scuola di Siracusa e laureata in pedagogia