Aprea, Bastico, Fioroni. Spirano venti bipartisan per la scuola?

Perfino Pietro Folena, esponente di spicco di Riformazione comunista e presidente della commissione Cultura della Camera, non ha voluto guastare il clima bipartisan, di reciproci riconoscimenti e disponibilità, che ha caratterizzato l’incontro svoltosi a Roma lo scorso 2 marzo, nella “Sala delle colonne” di via Poli (una delle sedi per riunioni della Camera) per iniziativa della deputata di F.I. Valentina Aprea. Se c’è un disegno innovativo, ha detto, si possono accettare anche soluzioni transitorie, come quella apprestata dalla Finanziaria per l’obbligo di istruzione.
All’incontro hanno partecipato autorevoli parlamentari come i deputati Rusconi (Margherita), Sasso (DS) e Frassinetti (AN), e per il governo sia il viceministro Bastico, sia il ministro Fioroni, arrivato a sorpresa alla fine della intensa mattinata.
Il tema in discussione era “Più istruzione e più lavoro dai 20 ai 30 anni“, ma il dibattito si è incentrato soprattutto sulla fascia precedente, quella dell’istruzione secondaria, e sull’obbligo di istruzione. Le relazioni tecniche presentate tra gli altri da Allulli (ISFOL), Gentili (Confindustria), Nicoli (Forma, circuito di enti professionali), Bulgarelli (Cedefop) sono state sostanzialmente convergenti nella individuazione dei nodi strutturali che rendono il sistema educativo italiano poco competitivo (dispersione, eccessiva durata degli studi, obsolescenza degli ordinamenti, cattivo rapporto tra insegnamento e apprendimento e così via).
Ma la vera novità non è stata la convergenza delle analisi svolte dai tecnici, quanto la netta presa di posizione della Bastico in favore dei percorsi biennali da realizzare in partnership tra Stato e Regioni da una parte, e la dichiarata disponibilità della Aprea a “individuare insieme un quadro di riferimento per i nostri giovani in questa legislatura“. Disponibilità apprezzata dal ministro Fioroni, che concludendo i lavori ha evitato di usare toni polemici e troppo “discontinuisti” verso la politica scolastica realizzata dal centro-destra nella scorsa legislatura. Insomma, il cacciavite non è diventato un’ascia, e la cosa non lascia indifferente la responsabile scuola di Forza Italia…