Approvato in via definitiva il Regolamento sulla valutazione degli studenti/2

Alle scuole superiori la valutazione intermedia e finale  degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe.

Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo, formulerà il giudizio finale e l’ammissione alla classe successiva.

Secondo quanto indicato dall’ordinanza ministeriale n. 40 dell’8 aprile 2009, relativa all’anno scolastico 2008/09, per l’ammissione all’esame di Stato sarà necessaria la media del 6. Il voto in condotta concorrerà alla formazione della media. A partire dall’anno scolastico 2009/10 saranno ammessi all’esame di Stato tutti gli studenti che  conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta. Saranno ammessi direttamente agli esami di Stato gli studenti che in quarta avranno conseguito almeno 8 decimi in ciascuna materia (e anche nel comportamento) e che hanno riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina, 8 per la condotta, nelle classi seconda e terza. L’educazione fisica concorre come ogni altra disciplina alla determinazione della media dei voti.

Con il Regolamento  approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il voto sul comportamento concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici. Il 5 in condotta sarà attribuito dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purchè prima sia stata irrogata allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l’insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. La valutazione del comportamento è peraltro  già partita nel primo quadrimestre dell’anno scolastico in corso ed ha registrato circa 34 mila insufficienze.

Per la valutazione degli alunni con disabilità si dovrà tener conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede per gli alunni disabili, come in passato, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate, infine, interviene per la prima volta una disciplina organica, con la quale si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.