Anticipi nella materna: i "baby clandestini"/1

L’anno scolastico appena iniziato verrà ricordato come quello di avvio delle iscrizioni anticipate nella scuola elementare.
E per la scuola dell’infanzia? In effetti la legge 53/2003 di riforma del sistema di istruzione ha previsto la possibilità di ammissione anticipata fin dal 2003-2004 anche dei bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio, ma il ministero dopo l’approvazione della legge ha deciso di rinviare a tempi migliori la riapertura delle iscrizioni. Il Miur ha così accolto la richiesta dell’Anci di accertare preventivamente le condizioni di ricettività delle strutture ed evitare soprattutto di dover aprire nuove sezioni (mancavano i soldi).
Anticipi rimandati al 2004 per la scuola dell’infanzia, dunque.
In realtà, come era immaginabile, le cose sono andate in modo diverso.
Infatti molte scuole, soprattutto quelle con disponibilità di posti, al momento delle normali iscrizioni nel gennaio scorso, contando sull’imminente approvazione della legge (poi avvenuta a marzo), hanno accettato iscrizioni anche di bambini al di sotto dei tre anni, forse con l’intento sia di venire incontro alle richieste delle famiglie e, chissà, di assicurarsi la conservazione dell’organico dei posti degli insegnanti.
La cosa non è passata inosservata. La Cgil Scuola in particolare ha invocato il rispetto della circolare, che non ha previsto la riapertura delle iscrizioni nella scuola dell’infanzia.
I sindacati degli insegnanti hanno sempre dimostrato contrarietà alla norma che sembra essere invece molto gradita alle famiglie (soprattutto dove mancano asili nido).
Del resto l’opposizione agli anticipi è collegata all’opposizione alle riforma in generale. In questo contesto può diventare secondario il fatto che nelle scuole interessate vi siano le condizioni di ricettività, i posti disponibili e l’assenso delle Amministrazioni comunali.
La vertenza non dovrebbe comunque mettere a rischio le posizioni dei bambini irregolarmente ammessi.