Anp: no alla presunta esclusione dei dirigenti dalla valutazione

La circolare n. 85 sulla valutazione continua a far discutere, anche per una diffusa interpretazione circa l’esclusione del dirigente scolastico dalla valutazione degli alunni.
Non vi è ancora nulla di ufficiale da parte del ministero dell’istruzione, ma alcuni suoi rappresentanti hanno espresso l’orientamento secondo cui, a seguito di modifiche introdotte dal decreto legislativo 59/2004, la competenza valutativa spetta esclusivamente ai docenti. I dirigenti scolastici, secondo questa posizione, manterrebbero la competenza di convocare e presiedere i consigli di classe, garantendo la regolarità della procedura, il rispetto delle norme e la coerenza delle decisioni senza tuttavia poter entrare nel merito della valutazione, che verrebbe riservata esclusivamente ai docenti componenti dell’équipe pedagogica.
L’Associazione Presidi, per voce di Giorgio Rembado, presidente dell’Anp-CIDA, ha dichiarato contrarietà e netto dissenso per questa tesi e ha formalmente chiesto chiarimenti (www.anp.it) al ministero dell’Istruzione.
Due sono le considerazioni espresse da Rembado. Sul piano della legittimità afferma che le competenze del consiglio di classe non sono state modificate (e prevedono un ruolo pieno del dirigente) e che “l’équipe pedagogia non costituisce – nel quadro attuale dell’ordinamento – organo collegiale competente ad assumere deliberazioni aventi rilievo esterno e natura giuridica“; nel merito “il dirigente scolastico svolge da sempre, all’interno dei consigli di classe chiamati alle valutazioni periodiche e finali, un ruolo di garanzia super partes nei confronti di tutti gli studenti e costituisce un fattore equilibratore rispetto all’omogeneità di trattamento degli interessati“.
Sarà interessante conoscere ora la posizione ufficiale del Miur e anche quella dei rappresentanti degli insegnanti che, a quanto sembra, hanno salutato positivamente la nuova linea ministeriale.