Anp e DiSAL sulla manovra: gravi conseguenze per la scuola

Dopo l’ANP, che nei giorni scorsi aveva criticato “l’ulteriore inasprimento dei parametri per la razionalizzazione della rete scolastica” e “il gravissimo taglio sugli esoneri e semiesoneri per i collaboratori dei dirigenti, previsto dal comma 6 dell’art. 19 del decreto“, anche il presidente dell’associazione DiSAL (Dirigenti Scuole Autonome e Libere) Roberto Pellegatta in una lettera aperta inviata al ministro Gelmini, ai capigruppo parlamentari del Pdl e all’on. Aprea mette l’accento sulle “gravi conseguenze che deriverebbero, per il buon funzionamento della scuola italiana e per la possibilità di una sua qualitativa ripresa, dall’approvazione delle misure previste” dalla manovra finanziaria.

DiSAL si riferisce in “alle tre scelte di:  generalizzare la forma dell’Istituto Comprensivo introdotta dal Ministro Berlinguer nel primo ciclo; aumentare al minimo di 1000 alunni di questi per l’autonomia giuridica che la Bassanini aveva fissato in 800 ed eliminare praticamente l’esonero del vicario del dirigente scolastico”.

Sia pure in extremis l’associazione chiede, in alternativa, di “togliere la prima e la seconda misura” oppure “nell’impossibilità, rinviare almeno la prima e seconda misura al 2012/2013” e di “eliminare la misura sul vicario anche in considerazione che lo Stato è gravemente latitante in materia di concorso pubblico per la dirigenza scolastica al punto che dal settembre 2011 oltre 5800 istituzioni scolastiche autonome su 10.100 avranno un dirigente scolastico a mezzo tempo”.

Richieste e proposte che appaiono ormai fuori tempo massimo.