Tuttoscuola: Non solo statale

ANINSEI, Buona Scuola deleteria per le paritarie

Il testo della Buona Scuola, così come è stato licenziato dalla Commissione della Camera dei Deputati, è mortificante per le Scuole Paritarie”, così ha esordito l’Ing. Luigi Sepiacci, presidente dell’ A.N.I.N.S.E.I. – l’Associazione Nazionale degli Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione, in occasione della 67° Assemblea Nazionale, “se dovesse diventare legge così com’è, il testo della norma, condannerebbe le scuole paritarie a scomparire per la impossibilità di reperire docenti qualificati”.

L’assunzione di 100 mila precari“, ha spiegato, “farà si che i nostri professori, in gran parte già presenti nelle graduatorie, e tutti in posizioni molto elevate, lasceranno i nostri istituti da un momento all’altro, creando dei pericolosi vuoti di organico“. Di fatto il nuovo sistema di reclutamento degli insegnanti “porterà a far lavorare nelle scuole paritarie lo scarto degli insegnanti delle statali”.

Altro problema non sufficientemente risolto è quello della libertà di apprendimento”, ha aggiunto Sepiacci, “vanno dati alle famiglie, prima ancora che alle scuole, gli strumenti economici che consentano loro di poter realmente scegliere se mandare il proprio figlio in un istituto paritario, oppure in uno statale”.  Solo così “la Costituzione sarà davvero rispettata”.  

Lavoreremo per portare equilibrio sul testo della Buona Scuola, che comunque è una buona legge, così come è stato licenziato dalla Commissione alla Camera dei Deputati”, ha affermato Rosa Maria Di Giorgi, componente della Commissione Lavoro del Senato. “Non possiamo mortificare la realtà – ha spiegato – delle scuole paritarie la cui manifesta qualità, e la cui effettiva importanza nel sistema scolastico pubblico, è indiscussa”. “Ma nella Scuola i problemi sono tanti e abbiamo già accolto molte delle richieste presentate”, ha poi concluso la parlamentare del Pde, per la prima volta, stiamo applicando la vera autonomia scolastica, da sempre voluta dalla sinistra; ma occorre responsabilità da parte di tutti, sindacati in primo luogo”. 

La parte di testo della Buona Scuola citata dal presidente Luigi Sepiacci, è stato un errore di percorso che sono certo riusciremo a correggere”, così nel suo indirizzo di saluto agli intervenuti si è espresso il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, che poi ha continuato: “ma il problema è di approccio culturale in quanto il testo nella sua visione d’insieme è davvero una buona legge”. “Sono certo che riusciremo a migliorarla, così come abbiamo già fatto. E penso, a modo di esempio, all’innalzamento delle detrazioni anche al ciclo delle scuole superiori”.

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