ANDIS: la centralità della formazione è la sfida del Paese

“La centralità della formazione, la qualità innovativa degli interventi, le priorità del Mezzogiorno” sono le questioni di cui si discuterà il 19 ottobre al convegno interregionale di Paternopoli, promosso dall’associazione nazionale Dirigenti scolastici (ANDIS). La giornata di lavoro, dibattito e confronto, intervallata da momenti di spettacolo musicale degli alunni delle scuole medie di Paternopoli e Castelfranci, vede impegnati Marco Rossi Doria, Sottosegretario di Stato del Miur, Luigi Fiorentino, Capo di gabinetto del Ministro Profumo, Diego Bouchè, direttore scolastico per la Campania, Rosa Grano, dirigente ambito territoriale di Avellino, il Prof. Ortensio Zecchino, presidente Biogem, nonché il responsabile nazionale e quelli territoriali dell’associazione promotrice del Convegno.

La giornata – ha sottolineato a Tuttoscuola il Presidente Gregorio Iannaccone – è caratterizzata dalla volontà di fare e creare occasioni di confronto per la ricerca di soluzioni concrete ai problemi che investono il settore scuola ed in particolare il Mezzogiorno. Per contrastare lo “scarrocciamento” verso il basso del sistema educativo tutti debbono mobilitarsi verso obiettivi di sistema: qualità dell’istruzione e formazione, diffusione delle tecnologie digitali, aggiornamento del personale docente e dirigente, creazione di una nuova fisionomia delle strutture scolastiche”. Per fortuna c’è “una scuola – ha aggiunto Iannaccone – che giustamente manifesta e chiede risposte legittime sulla propria condizione di lavoro, ma ce n’è anche un altra che si muove ponendosi domande, obiettivi e cercando soluzioni”.

I buoni propositi dell’Andis però non trovano un terreno fertile nei recenti provvedimenti del governo, che incidono fortemente su un contesto che ha già dato molto in termini di posti di lavoro e di risparmio di spesa.

Certo i tempi sono difficili e i mezzi scarsi, ma l’obiettivo del governo non può essere che quello di restituire a ogni livello del sistema d’istruzione, dalla scuola elementare all’università, una capacità di formazione di alto livello, un’istruzione di qualità, accessibile a tutti ma non per questo prigioniera di un egualitarismo di facciata. Non è una via semplice ma è l’unica in grado di garantire l’avvio di una stagione di produzione di benessere.