Anche in Francia si sperimentano le sezioni primavera

Sarà il piccolo comune di Ville-en-Tardenois, nella provincia francese della Marne, a sperimentare, dal 2009/2010 una nuova struttura di accoglienza per i bambini di età compresa tra i due e i tre anni, diversa, per struttura e organizzazione, dal nido e dalla scuola per l’infanzia.

Il “giardino della creatività”, lanciato nell’estate 2008, è pensato per quei bambini “già grandi” che si annoierebbero nel nido, che propone soprattutto attività di gioco libero, ma “ancora piccoli” per le sezioni di scuola dell’infanzia, dove sono richiesti tempi di attenzione più lunghi.

Il sottosegretario alla famiglia Nadine Morano, che conta di accogliere 8mila bambini nei giardini della creatività entro il 2012, ha dichiarato che “queste strutture sono più adatte di una prescolarizzazione precoce, considerato che i bambini di due anni hanno bisogno di un accompagnamento più personalizzato“.

I giardini, che saranno aperti dalle 8 alle 19 per almeno 200 giorni l’anno, con un educatore ogni 8-12 bambini, saranno finanziati principalmente con fondi pubblici, ma, rispetto alla scuola materna che è gratuita, prevedono il pagamento di una retta da parte delle famiglie, variabile in base al reddito (da 42 a 178 euro mensili).

Gli educatori si dimostrano scettici, in quanto l’aumento del rapporto adulto/bambini (nel nido, infatti il rapporto è 1:8) influirebbe in maniera negativa soprattutto sulle attività di sviluppo del linguaggio.

Contrarie anche le organizzazioni sindacali: secondo il principale sindacato di categoria, infatti, il governo francese spera di sostituire la scuola materna con una “guardiania più costosa per le famiglie” e con un possibile peggioramento delle condizioni di accoglienza dei bambini.

Anche il comune di Parigi ha preannunciato che preferisce potenziare l’offerta dei nidi piuttosto che aprire giardini della creatività.