Secondo il Rapporto Invalsi sulla prova di italiano della maturità 2009, il voto medio attribuito dai correttori agli elaborati dei ragazzi dei Licei è appena al di sopra della sufficienza. Tuttavia è elevata la quota delle insufficienze (34% nella competenza grammaticale, 37% in quella testuale e ideativa e 45% in quella lessicale-semantica). Esigua la quota delle eccellenze.

Negli Istituti Tecnici la percentuale di elaborati giudicati insufficienti varia da un minimo di circa il 68%  nella competenza grammaticale ad un massimo di quasi il 76% in quella lessicalesemantica.

Negli Istituti Professionali le prove sono state considerate insufficienti dai correttori Invalsi in tutte le quattro competenze linguistiche per oltre l’80% dei ragazzi.

L’emergenza di una generazione di giovani priva di una competenza di base come quella che consiste nel padroneggiare la propria lingua madre – osserva il Rapporto – non è un fenomeno geograficamente limitato a qualche territorio, ma risulta, purtroppo, generalizzata.

In nessuna delle tre ripartizioni geografiche (nord, centro e sud) e in nessuna delle quattro competenze, il voto medio supera il livello di sufficienza. Nelle regioni settentrionali il 50% circa degli elaborati è considerato insufficiente, indipendentemente dalla competenza esaminata.

In particolare il 56% è insufficiente nella competenza lessicale-semantica. La quota delle eccellenze è bassa, mai superiore al 6,2%. Nelle regioni centrali, il voto medio è in genere mezzo punto più basso che nel Nord e la quota dei compiti insufficienti oscilla tra il 55,4% (competenza grammaticale) e il 65,8% (competenza lessicale-semantica).

La quota delle eccellenze resta sempre al di sotto del 4,3%.

Nelle regioni meridionali si indeboliscono ulteriormente la competenza testuale e quella ideativa, con una quota di insufficienze di circa il 66% in entrambe. La competenza lessicale e semantica registra una quota di elaborati insufficienti del 68,6%. Sono scarse le eccellenze.