Anagrafe degli studenti: uno strumento essenziale per la lotta alla dispersione scolastica, non per discriminare

Sull’anagrafe degli studenti, sulla sua fuzione e sul suo corretto utilizzo, riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo della senatrice del PD, Mariangela Bastico, già vice-ministro all’istruzione e, in precedenza, assessore regionale all’istruzione e formazione in Emilia-romagna. 

Anagrafe degli studenti: uno strumento essenziale per la lotta alla dispersione scolastica, non per discriminare

L’anagrafe degli studenti è uno strumento fondamentale per la lotta alla dispersione scolastica, introdotto dal Ministro Berlinguer. Come Assessore regionale all’istruzione della Regione Emilia-Romagna mi sono impegnata con determinazione per la sua realizzazione.

Pertanto, ritengo assolutamente inaccettabili le norme del Ministro Gelmini, laddove introducono nell’anagrafe dati che nulla hanno a che vedere con il sostegno ai percorsi scolastici degli studenti, quali, ad esempio, la fede religiosa o i reati commessi. L’anagrafe non è, infatti, né uno strumento statistico, né tantomeno uno strumenti di discriminazione!

Per essere utile deve contenere, oltre ai dati dei ragazzi che frequentano la scuola, quelli di coloro che sono fuori: quei due milioni di giovani, tra i 15 e 24 anni, che, non essendo a scuola, né avendo un lavoro, sono invisibili.

Proprio per questo l’anagrafe non può essere staccata dai territori (Regioni, Province e Comuni): solo partendo dai dati dei residenti in età scolare nei vari Comuni ed incrociandoli con i dati degli studenti frequentanti possiamo individuare coloro che la scuola non l’hanno mai frequentata o l’hanno abbandonata.

Questo è essenziale per potere attivare percorsi individualizzati di recupero, nella scuola o nella formazione professionale. Questa è l’utilità reale di un’anagrafe degli studenti ed è evidente, quindi, l’inopportunità di una gestione nazionale. I dati nazionali possono, invece, opportunamente derivare dalla sommatoria di quelli regionali.

Senatrice Mariangela Bastico