
AN e Forza Italia: braccio di ferro sugli istituti tecnici/2
Il fatto è che se passasse l’impostazione di AN, simile a quella assunta anche da Confindustria nel suo convegno di Vicenza dello scorso 20 aprile, il rapporto tra area liceale e area professionale sarebbe fortemente squilibrato in favore della prima, anche perché buona parte della domanda sociale che attualmente si rivolge agli Istituti professionali di Stato si sposterebbe sul versante liceale. Segnali che vanno in questa direzione si avvertono già ora: molti professionali stanno cercano di riconvertirsi o di attivare indirizzi liceali o almeno tecnici, temendo di restare i soli ad essere regionalizzati. E già le preiscrizioni alle prime classi dei professionali per il 2004-2005 sono crollate quasi ovunque, salvo che per l’indirizzo alberghiero. E’ la mancanza di chiare indicazioni sulle prospettive e sulla consistenza del canale professionale a determinare le tendenze in atto. Ma più passa il tempo, e più probabile si fa lo scenario di un ritorno di fatto al modello panlicealista della legge 30 di Berlinguer, cui si affiancherebbe un minuscolo sistema di formazione professionale, gestito dalle Regioni: un “canalicchio”, come qualcuno lo ha battezzato.
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