Altri ricorsi contro il decreto legislativo. Tocca ai libri di testo

Il primo decreto legislativo di attuazione della riforma Moratti, il n. 59 del 19 febbraio 2004, è sotto il fuoco incrociato di ricorsi di Regioni e dei sindacati della scuola.
La Regione Friuli-Venezia Giulia, come anticipato da TuttoscuolaNEWS (v. n. 147 del 19 aprile), ha annunciato un ricorso alla Corte Costituzionale contro il primo decreto legislativo della legge di delega n. 53/2003 sulla riforma del sistema scolastico. Nella stessa direzione del Friuli-Venezia Giulia, si è mossa anche la Regione Emilia Romagna.
Gli uffici legali di Cgil, Cisl, Uil hanno impugnato la c.m. n. 29, applicativa del decreto, avanti al Tar Lazio, chiedendo che sia dichiarata illegittima in quanto applicativa di un Decreto Legislativo che, a loro avviso, risulta essere illegittimo sotto il profilo costituzionale per violazione degli artt. 76 e 117 della Costituzione.
L’articolo 76 riguarderebbe l’eccesso di delega, mentre l’articolo 117 chiamerebbe in causa l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Ma c’è di più. Dopo la circolare n. 29 del Miur, anche la circolare n. 38, relativa all’adozione dei libri di testo nelle scuole primarie e nelle scuole e istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2004/2005, starebbe per essere impugnata.
Il relativo ricorso contro quest’ultima è in “lavorazione” da parte degli Uffici Legali dei sindacati scuola confederali, in quanto anche quel testo che regolamenta le adozioni dei testi scolastici si fonda sul Decreto Legislativo n. 59 del quale Cgil, Cisl e Uil-scuola hanno chiesto che sia dichiarata l’incostituzionalità.
E a proposito di libri di testo, si registra l’appello di alcune associazioni professionali (CIDI – FNISM – Legambiente scuola e Formazione – MCE – Proteo Fare Sapere) a non adottare libri di testo basati sulle nuove Indicazioni nazionali.