Allarme povertà infantile in Inghilterra

Pubblicato da Save the Children l’ultimo rapporto sulla povertà infantile.

Brutta sorpresa per il Regno Unito all’indomani della pubblicazione del rapporto 2011, sulla povertà infantile, a cura dell’organizzazione Save the Children.

L’analisi del fenomeno è stata effettuata incrociando dati riguardanti sia i redditi familiari che il tipo di beni e servizi a disposizione dei minori e delle loro famiglie.

I numeri sono impressionanti, se si pensa al Regno Unito come ad un paese moderno ed avanzato.

I dati suddivisi per regione vedono al primo posto, con il 14% dei minori in stato di povertà severa il Galles. Nell’Inghilterra propriamente detta, la maglia nera spetta alla regione di Londra, con il 18%. Fra le città dove è più alta la percentuale di bambini e ragazzi in condizioni di povertà severa ci sono aree fortemente industrializzate che però hanno subito le conseguenze della crisi economica mondiale: Manchester (27%), Leicester (24%), Liverpool (23%), Birmingham (23%).

Sull’intero territorio britannico ci sono circa 1 milione e 600mila minori che vivono in uno stato di povertà estrema. Una buona parte di questi minori, tra il 30 e il 35%, proviene da famiglie non britanniche, tuttavia, in termini assoluti, 1milione e 100mila minori in povertà sono cittadini britannici.

Alcuni dei parametri utilizzati nello studio per individuare uno stato di povertà severa prendono in considerazione le famiglie con un solo genitore, molto spesso ragazze-madri, con un figlio minore di 14 anni,  e un reddito inferiore alle 7mila sterline annue, pari a poco più di 8mila e 200 euro, oppure una coppia con due figli minori di 14 anni e che vive con meno di 12.500 sterline, inferiori a 15mila euro annui. 

Senza un piano immediato di interventi che assicurino lavoro alle famiglie e sgravi fiscali, dicono i responsabili di Save the Children, la situazione già drammatica fotografata dal rapporto diverrà ancor più grave.

I responsabili dell’associazione intendono mettere a disposizione del governo Cameron questo loro studio come base per urgenti misure da adottare.