Allarme dalla Uil Scuola: 6 Regioni senza Direttore scolastico

Circa un terzo delle regioni italiane è senza direttore scolastico regionale: ne mancano 6, Sicilia, Campana, Umbria, Toscana, Liguria, Abruzzo. E’ la denuncia della Uil Scuola, che rileva come nella sola regione Campania sono senza ‘governance’ 1.353 scuole, distribuite in oltre 4 mila plessi, quasi un milione di alunni (964.955) nei diversi ordini di scuola, 86 mila insegnanti, 7 mila insegnanti precari, 19 mila Ata e quasi 6 mila Ata precari.

L’assenza di figure apicali di riferimento – spiega la Uil – comporta, non soltanto tutti quei ritardi e quei deficit organizzativi che si verificano in ogni struttura organizzata, senza vertice. Nella scuola, insieme di competenze e funzioni non riconducibile a logiche meramente aziendali, il risultato è quello di lentezze e rinvii che incidono direttamente su aspetti essenziali del sistema di istruzione“, come l’applicazione della riforma di secondo grado, gestione del contenzioso, rapporti con le istituzioni regionali e del territorio.

Le scuole non possono essere considerate semplicemente come unità amministrative“, sottolineano i segretari regionali della Uil Scuola nel corso della conferenza nazionale a Roma. “Il corretto funzionamento delle scuole di una regione richiede attenzione, capacità di rispondere alle esigenze del personale, di famiglie e studenti, utilizzo efficace di strumenti differenziati: dall’edilizia scolastica alla realizzazione di progetti mirati, dal coordinamento di situazioni fra loro eterogenee alla gestione delle risorse. La conferenza dei segretari regionali ha sollecitato a tali nomine“.

Nella individuazione dei nuovi direttori occorre fare attenzione al rigoroso rispetto delle leggi. Il punto è che l’iter di legge implica una infinità di timbri e passaggi burocratici, che meriterebbero – a parere della Uil – “interventi di forte semplificazione. Secondo l’ordinamento attuale, comunque, e in attesa di procedure auspicabilmente più snelle, sono necessari perché si giunga alla nomina definitiva“.

La scuola ha bisogno di essere guidata da persone in grado di saper governare processi complessi, anche in relazione alle modifiche apportate al Titolo V della Costituzione e non super ragionieri“, ha detto il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna.

Servono persone capaci e di forte autonomia dalla politica, che sappiano rispondere alle complesse esigenze del sistema scolastico e delle sue specificità – ha aggiunto Di Menna – in termini di qualità della scuola, di risultati sul territorio in termini di offerta formativa, di innalzamento degli apprendimenti e non del numero di ‘tagli’ che si è riusciti a fare“.